“Governatore Cirio, sui tirocinanti in azienda state sbagliando”
"Errata la decisione di impedire il ritorno al lavoro fino alla fine di luglio, così mettete un'ipoteca sul futuro di noi giovani"
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al governatore Alberto Cirio scritta da un giovane tirocinante
Mi chiamo Davide Pilotti e come molti giovani piemontesi sono un tirocinante, che ha iniziato il proprio percorso formativo presso un’azienda metalmeccanica Piemontese, la Specialacciai di Novi Ligure. A causa del coronavirus ho dovuto, come tutti, interrompere la mia attività, sono #statoacasa come un cittadino modello, ho rispettato fiducioso tutte le restrizioni, mi sono fidato dei rappresentanti del governo e della regione.
Ora il mio futuro rischia di essere ipotecato e azzerato da un vostro provvedimento, a mio avviso senza logica e scellerato, che rischia, ora che siamo vicini ad una ripartenza, di lasciare a casa me e molti altri giovani, che ricordo siamo il futuro nonché vostri futuri elettori alle elezioni. Infatti con il provvedimento “determina 127 del 3 aprile 2020” viene sancito la sospensione dei tirocini fino al termine dell’emergenza, fissata per il 31 luglio 2020.
Non vedo perché le aziende possano riaprire, in sicurezza, mentre noi lavoratori sottopagati (perché lavoro 8 ore al giorno per 600 euro mensili, anche se sto imparando) dovremmo essere tagliati fuori. Perché? Se l’azienda si impegnasse a fornire spazi e soluzioni anti-contagio adeguate non vedo il motivo per escluderci. Il suo collega Brunetta ci definì fannulloni, ma io, 25 anni appena compiuti, con quei miseri 600 euro ci pago un affitto e mi mantengo con grandi sacrifici. Cosa che, se questa determina venisse confermata, non potrò più fare. Lei ha il potere di cambiare tutto questo, la prego di non sprecare questa opportunità. Altrimenti le posso assicurare che noi giovani me compreso, ce lo ricorderemo.
La ringrazio, Davide