Palazzo Levi: ‘Cara Unità di Crisi, di questo abbiamo bisogno’
Il Comune di Acqui chiede maggiori garanzie all'ente regionale e la tutela della struttura ospedaliera
ACQUI TERME – Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di Palazzo Levi ha inviato una lettera all’Unità di Crisi. Oggetto della missiva alcune richieste operative: «un rafforzamento dell’organico funzionale all’effettuazione di un adeguato turn-over del personale sanitario – si legge – rendere nuovamente funzionali le sale operatorie per urgenze ed emergenze, o vagliare la possibilità di utilizzo del personale di sala operatoria di Villa Igea per eventuali emergenze chirurgiche, trattabili nei locali appositamente approntati al secondo piano dell’ospedale ‘Mons. Galliano’; porre massima attenzione e tempestività al rifornimento di dpi; garantire la presenza quotidiana dei medici presso le case di riposo; portare avanti una politica conservativa nella gestione dei letti di terapia intensiva, tenendo sempre almeno un’unità occupata da pazienti gravi ma non intubati, in modo da poter disporre dell’assistenza respiratoria endotracheale in caso di improvvisa necessità; ottenere dall’azienda sanitaria e dall’Unità di Crisi i dati relativi al numero e alle identità dei soggetti positivi, al fine di agevolare la necessaria opera di assistenza, monitoraggio e controllo delle persone in quarantena domiciliare».
Uno sguardo rivolto al domani: riconoscere la capacità (anche delle sale operatorie) dimostrata dalla struttura sanitaria acquese in questa emergenza e garantire un posto di rilievo nella futura geografia sanitaria pro