I numeri (e i nomi) dei decessi che non tornano
I defunti dichiarati ufficialmente a causa "Covid19" (unica causa o concausa) sono 22
ACQUI TERME – In questi giorni di dati inquietanti e frenetici, la maggior parte degli italiani appare stordita, tra l’impaurito e l’incredulo. La matematica, di ‘solito’ scienza esatta, applicata nei bollettini locali e nazionali non convince e, detto anche dagli operatori, descrive solo una parte degli effetti dal grande contagio e purtroppo anche del numero dei decessi. Nell’ultima uscita del Piccolo un’indagine di Maurizio Neri ha svelato il quantum dei defunti acquesi lasciando la comunità locale sbigottita: nel primo trimestre del 2020 ad Acqui Terme sono stati registrati 174 decessi in totale, contro i 157 del 2019. Nel solo mese di marzo 2020 sono stati 81, contro i 52 del 2019.
Nello specifico, per quanto interessa l’emergenza epidemiologica dall’inizio dell’anno i defunti dichiarati ufficialmente a causa “Covid19” (unica causa o concausa) sono 22, di cui 13 uomini e 9 donne. A questi numeri, però andrebbero aggiunti altri 27 decessi che possiamo ritenere sospetti perché legati a patologie e/o complicanze respiratorie e/o polmonari (anche se non è stato specificatamente annotata la motivazione “Covid19”), di cui 14 donne e 13 uomini. Il sindaco Lucchini, a fine marzo aveva parlato di 7 morti.
La confusione dai numeri passa ai nomi. Nei giorni scorsi il sindaco Lorenzo Lucchini rendeva giustamente omaggio ad un ex dipendente del Comune, Angelo Cuttica, a suo dire scomparso a causa del coronavirus. «Abbiamo, nei giorni scorsi, ricevuto la notizia di un dipendente del Comune di Acqui Terme scomparso a causa del Covid-19, tuttavia in seguito la notizia è stata ritrattata. Questo ci permette di comprendere quanto in questo momento il sistema sanitario sia in difficoltà e non riesca a dare un quadro esatto dei decessi dovuti al Covid-19» ha motivato il primo acquese.