Economia, l’impegno dello Stato: 400 miliardi alle imprese
I ministri in diretta tivù. Ecco cosa succederà (anche nel mondo della scuola)
ALESSANDRIA – Poco fa, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è tornato a parlare in diretta agli Italiani. “Raccoglieremo i frutti dei nostri sacrifici, ci sarà una nuova primavera – ha detto il premier – Il pensiero è a chi lavora in prima linea per noi. Sono giorni particolari, perché ci avviciniamo alla Pasqua, una festa che ci porta gioia e giorni lieti, ma li vivremo a casa. Pasqua significa ‘passaggio’ e noi speriamo che effettivamente sia un passaggio verso la libertà e una prospettiva migliore di completo riscatto. Siamo fiduciosi“.
Dopo di lui è intervenuto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha illustrato il decreto appena firmato in Consiglio dei ministri: “Mettiamo in campo 200 miliardi di garanzie per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato per imprese di tutti i tipi, senza limiti di fatturato. Le garanzie saranno erogate con un sistema molto semplice, diretto, con le banche. Potenziamo anche l’export. Mobilitiamo in tutto fino a 750 miliardi di risorse, garantite dallo Stato, per aiutare il nostro sistema produttivo ad affrontare il momento e a rilanciarsi. Ci sarà un ulteriore decreto nel mese di aprile. E’ questo un decreto che ci consente di dispiegare subito garanzie per la liquidità”.
E’ stata poi la volta di Stefano Patuanelli, ministro per lo Sviluppo economico: “Il Governo risponde alla richiesta di avere liquidità. Abbiamo rafforzato strumenti per imprese che hanno meno di 500 dipendenti, aumentando il fondo di garanzia. Per il 90% del prestito sarà lo Stato a farsi garante, avendo fiducia nel tessuto economico italiano. Ci sarà liquidità anche per i più piccoli: fino a 25.000 euro di prestito, con lo Stato che garantisce il 100% per il piccolo imprenditore. Crediamo in questo modo di avere fatto un’operazione amplissima per sostenere la liquidità dei nostri imprenditori. Il Governo ha fiducia negli imprenditori e nelle capacità che avranno”.
Infine, chiarezza su quanto avverrà nel mondo della scuola, a cura del ministro della Pubblica istruzione, Lucia Azzolina: “La didattica a distanza non può essere considerata uno strumento opzionale. Ci sta permettendo di chiudere l’anno scolastico e sarà una chiave di volta per dare dignità a insegnanti e studenti. Il decreto ha trasformato gli esami di Stato facendo in modo che nessuno fosse lasciato indietro. Abbiamo pensato due possibili opzioni che permetteranno agli studenti di fare esami in base a quanto appreso. Non si parla di 6 politico. Se ci saranno apprendimenti da recuperare, gli studenti recupereranno a settembre dell’anno scolastico successivo. Purtroppo non riusciamo ad aggiornare le graduatorie dei precari: lo faremo l’anno prossimo con una procedura digitalizzata”.