Emergenza Covid-19, il Brachetto rilancia: lo si troverà col telefonino
L?ente di Tutela rilancia la fiducia in un comparto che crede in prospettive incoraggianti
ACQUI TERME – “Brachetto d’Acqui, la nostra eccellenza sulla tua tavola”, chiude così il testo letto da una voce fuoricampo che accompagnerà la nuova versione dello spot commissionato dal Consorzio di Tutela, presieduto da Paolo Ricagno. Nessuna variazione, dunque, delle immagini rispetto a quello andato in onda a Natale, con una coppia che va alla scoperta delle colline del Monferrato, patria piemontese del Brachetto, solo un nuovo testo che richiama all’attualità senza, però, rinunciare al piacere di un brindisi a base di Brachetto da gustare anche in casa. Lo spot sarà pianificato sulle reti Mediaset da fine marzo a Pasqua.
«Un brindisi di Brachetto d’Acqui o di Acqui docg Rosé a casa, con i propri famigliari, vale quanto un messaggio di ottimismo e di ripresa di cui, oggi più che mai, abbiamo bisogno» ha commentato il patron. E così, in periodo di allerta da Coronavirus, l’ente di Tutela del Brachetto rilancia la fiducia in un comparto che crede in prospettive se non rosee almeno incoraggianti.
Lo indicano i numeri. «Nei primi mesi del 2020 le vendite di Barchetto d’ Acqui docg e Piemonte doc hanno fatto registrare un segno positivo a +60% pari a 200.000 bottiglie – ha continuato Ricagno – Nell’arco dell’ultimo anno il venduto è stato di circa 3,7 milioni di bottiglie di cui 900 mila di Piemonte doc e il resto Brachetto d’Acqui docg. Dati più o meno stabili rispetto alla scorsa annata il che non è poco con tutto quello che abbiamo passato e stiamo passando». C’è spazio anche per l’Acqui docg Rosé, spumante in versione non dolce a base di uve brachetto, che ha segnato vendite a meno di centomila pezzi e su cui, però, Ricagno puntualizza: «È un prodotto nuovo su cui non tutti ancora hanno puntato, lanciato un paio di anni fa, è ancora tutto da raccontare».
Non bisogna dimenticare che il comparto del Brachetto negli ultimi anni ha sofferto crisi di volumi e vendite con le rese scese a 36 quintali/ettaro e, tuttavia, quest’anno ha puntato su una nuova campagna di comunicazione, soprattutto con spot in tv che, in periodo natalizio e pre-Coronavirus, ha dato i suoi frutti e per questo sarà ripetuta nel periodo pasquale e post pasquale. E a proposito di nuove strategie il Consorzio ha nuove frecce da scoccare oltre allo spot tv. Nelle due settimane che precederanno la Pasqua, tra la fine di marzo e la metà di aprile, in vari punti vendita della grande distribuzione organizzata sarà organizzata una campagna di quello che è conosciuto come “proximity marketing. Si tratta di un sofisticato metodo di comunicazione che prevede l’invio di banner promozionali sugli smartphone di potenziali clienti che entreranno nel punto vendita coinvolto nella campagna o si troveranno a passare nelle vicinanze.
Andrea Pirola, dell’agenzia White di Milano che ha curato per il Consorzio questa e altre campagne chiarisce a grandi linee come si attiverà il proximity marketing pro Brachetto: «Abbiamo calibrato il target di possibili clienti a cui arriverà direttamente sui loro smartphone un messaggio-banner che indicherà in quale punto vendita e quale azienda produttrice sta proponendo la promozione sul Brachetto. Gli strumenti di software che abbiamo utilizzato ci consentiranno di inviare messaggi omologati come grafica e impostazione, ma personalizzati per ogni azienda che partecipa alla campagna. Inoltre il messaggio-banner arriverà solo agli adulti potenzialmente interessati. Sarà, insomma, una campagna molto mirata e per cui ci attendiamo risultati interessanti».
Le attività promozionali del Consorzio si estenderanno anche al mondo dei blog. A otto importanti e selezionati blogger che si occupano di tematiche quali Family, LifeStyle e Food, infatti, saranno inviate, in periodo pasquale, alcune bottiglie di Brachetto. A loro sarà chiesto di illustrare il consumo “in casa” del Brachetto d’Acqui. Insomma il mondo del Brachetto, nonostante tutto, è in movimento e non accenna a fermarsi.