Al ‘Galliano’ 56 pazienti Covid. Lucchini: «Misure a sostegno dell’economia»
ACQUI TERME – «Al sesto piano del ‘Galliano’ restano 19 i pazienti ricoverati positivi al Coronavirus, 5 dei quali in terapia intensiva. Al quarto piano, invece, sono 32 i degenti positivi, altri 10 sono in Pronto Soccorso in attesa dei risultati del tampone. Nonostante stiano aumentando le positività, il flusso di arrivi è più attenuato rispetto a qualche giorno fa. Gli standard assistenziali rimangono validi. Stiamo comunque rimodulando gli spazi per aumentare il numero di letti di terapia intensiva per fare rete anche con gli altri ospedali della provincia» così il sindaco Lorenzo Lucchini nel quotidiano video di aggiornamento sull’emergenza Covid in città.
Un’emergenza che inevitabilmente sta avendo serie ricadute sull’economica locale. A questo proposito, «la Giunta si è riunita producendo una delibera con misure a sostegno degli imprenditori e dei commercianti. A breve sul sito del Comune sarà disponibile il contenuto di questa delibera con l’elenco delle misure che adottate. Altre misure saranno attuate nelle prossime settimane – ha spiegato il primo cittadino – Chiamando questo numero, 0144 770336, è possibile approfondire la tipologia dei provvedimenti tramite la consulenza di figure professionali che daranno le necessarie delucidazioni»
Allo stesso numero è possibile usufruire dell‘assistenza psicologica messa a disposizione dell’associazione Pentagramma. Un altro numero telefonico, 0144 770307, è invece attivo per le richieste o per le offerte di alloggi possibilmente arredati per i sanitari che stanno giungendo in città per entrare a far parte dell’organico del ‘Galliano’.
Traguardo importante raggiunto sul fronte donazioni: «In poche settimane sono stati già raccolti oltre 100mila euro dal gruppo di dottoresse ‘L’unione fa la forza’. Questa cifra consentirà l’apertura di una terapia intensiva allargata al primo piano del nostro ospedale».
Continuano intanto ad arrivare nuovi dispositivi di protezione, quali mascherine e camici. A questi si aggiungono le maschere da snorkeling adattate a respiratori: «Il contributo della comunità è commovente. Già prodotte e raccolte decine di maschere riadattate» ha sottolineato Lucchini.