Dalla Lega acquese un ‘grazie’ a sanitari e sicurezza
«E' necessario difendere il nostro personale sanitario, permettendogli di lavorare nella massima sicurezza»
ACQUI TERME – L’emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova l’organizzazione pubblica nei comparti Sanità e Sicurezza. La Lega sezione di Acqui Terme, per bocca del vertice locale, Marco Cerini, rivolge al personale, operatori sanitari ed alle forze dell’ordine il proprio ‘grazie’ richiamando però l’attenzione delle autorità su questioni vitali: «E’ necessario difendere il nostro personale sanitario, permettendogli di lavorare nella massima sicurezza, garantendo dispositivi di protezione individuale (mascherine FFP2 o FFP3, cuffie, camici, guanti e visori), sostenendo il loro costante impegno anche nelle mansioni ordinarie che quotidianamente devono affrontare oltre l’emergenza Covid-19 – hanno precisato i leghisti acquesi – Come sostenuto da sempre il nostro ospedale è fondamentale per il territorio, per la tenuta sanitaria di un’ampia zona che oltre all’Acquese, comprende buona parte dell’Ovadese, dell’Astigiano, lambendo le province di Cuneo e di Savona». Un’utenza, che come fanno notare i salviniani, è per la maggior parte agée, allocata in paesi non proprio vicini collegati al ‘Galliano’ da viabilità lenta o lentissima ancora funestata dall’alluvione del novembre scorso. In questo scenario critico, imperante l’emergenza, il nosocomio acquese ha dimostrato le proprie capacità. «La sezione cittadina della Lega richiede alla Regione che durante la prossima revisione della politica sanitaria non solo si confermi, ma addirittura si implementino i servizi del nostro ospedale relativamente a personale, attrezzature, strutture e specialità» hanno concluso.