Donazioni sangue: «All’inizio c’era paura, ora per fortuna…»
L'Avis Dasma di Acqui: «Negli ultimi giorni i donatori si sono risvegliati»
ACQUI TERME – Il sangue serve sempre, ma in questi giorni di emergenza (che ormai sono diventati settimane) ancora di più. Nel corso dei quotidiani aggiornamenti in diretta Facebook, il sindaco Lorenzo Lucchini non perde occasione per ricordare ai suoi concittadini l’importanza di un piccolo gesto d’altruismo che si rivela però contributo assai prezioso per le necessità delle strutture sanitarie. Ad Acqui, dal 1955 esiste l’associazione di volontari Dasma (Donatori Aziendali Sangue Miva Acqui), fondata da un gruppo di operai dell’ex vetreria, da alcuni anni attiva al fianco dell’Avis provinciale. Il presidente è Vittorio Grillo, sindaco di Terzo. «L’emergenza Covid 19 – sottolinea – ha aggravato una situazione già di per se non rosea per quanto riguarda le donazioni. Il quadro, solitamente, è critico in ogni evenienza». Nella fase iniziale dell’epidemia la paura diffusa ha giocato un ruolo decisivo nell’ulteriore calo di prelievi, «basti pensare che la scorsa domenica abbiamo chiamato 80 persone per chiedere loro di venire a donare. In una quarantina non hanno nemmeno risposto, degli altri che inizialmente ci avevano dato il loro assenso se ne sono poi presentati una dozzina».
Negli ultimi giorni, però, la tendenza è andata via via migliorando, «questo grazie ai tanti appelli sui social e in tv. Anche diversi ex donatori si sono fatti avanti. Nell’ultima settimana abbiamo contato una media giornaliera di 15-20 persone. Prima non superavamo le due-tre donazioni a mattinata». In settimana, anche il sindaco Lucchini ha dato il suo contributo, «cosa che d’altronde fa da tanto tempo – aggiunge Grillo – Proprio insieme a lui abbiamo deciso che, per ragioni di prevenzione e sicurezza, i prelievi non verranno effettuati nel camper dell’Avis ma esclusivamente al Centro Trasfusionale dell’ospedale ‘Galliano’, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 10.30 circa. Inoltre, i donatori possono presentarsi la seconda e l’ultima domenica di ogni mese». Ovviamente, almeno per il momento, senza dimenticare le misure preventive contro il contagio «presentandosi quindi con guanti e mascherina e mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale».