Il risveglio di Acqui: in molti sono rimasti a casa
Le auto circolanti sono di meno del solito e i bar sono frequentati, ma meno affollati del solito
ACQUI TERME – Primo giorno lavorativo post provvedimento urgente e straordinario di contenimento del coronavirus. Ad Acqui, in una zona ‘rosa’ come la scherniscono gli ironici visto che di ‘rossa’ non si può parlare (e se ne parla) per non generare il panico, la comunità staziella si muove, ma a volumi ridotti. Le auto circolanti sono di meno del solito e anche i lavoratori per strada dal passo frenetico sono di meno. Pare abbiano anche meno fretta. I bar sono frequentati, non affollati. I capanelli dei fumatori fuori l’ingresso sono meno copiosi e sicuramente, questo salta all’occhio, più diradati. Le informazioni diffuse con ogni mezzo (i social network in primis) hanno attecchito nel raziocinio dei più ed insinuato il dubbio anche in quelli coriacei di furbi, ‘complottisti’ e sbruffoni. Una considerazione: almeno di primo mattino, si vede che chi ha potuto, è rimasto a casa e chi ‘costretto’ ad andare a lavorare ha scelto soluzioni che evitano l’assembramento. Treni e pullman sono infatti deserti o quasi. Bene.