La graphic novel di Gaglione e Izzo in concorso allo ‘Strega’
La candidatura di 'Uccidendo il secondo cane' è stata presentata dal giurato Pietro Mastroberardino
ACQUI TERME – Un’opera acquese per la seconda volta in sei anni alle preselezioni del Premio Strega. Valerio Gaglione e Fabio Izzo sono i due autori di ‘Uccidendo il secondo cane’ (edito da Oblomov Edizioni), graphic novel biografica sullo scrittore polacco Marek Hlasko ambientata negli anni della ‘cortina di ferro’. La candidatura è stata presentata da Pietro Mastroberardino, docente all’Università di Foggia nonché membro della giuria del più importante concorso letterario italiano. «Sono lieto di proporre la candidatura al Premio letterario Strega dell’opera ‘Uccidendo il secondo cane’ di Valerio Gaglione e Fabio Izzo. Si tratta di un romanzo grafico d’ampio respiro letterario. Narra la vita di uno scrittore polacco (Marek Hlasko, ndr) al tempo della cortina di ferro. Il protagonista è una figura iconica, privilegiato osservatore, spesso distaccato ma complice di uno scenario inquietante e disturbato. Un libro intenso, avvolto da un manto oscuro che rievoca a tratti la letteratura satirica», queste le parole con cui Mastroberardino ha motivato la proposta avanzata al comitato direttivo del Premio.
Insieme a ‘Momenti straordinari con applausi finti’ del noto fumettista e regista Gipi, quello di Gaglione e Izzo è l’unico libro illustrato in gara allo ‘Strega’. «È un grande onore condividere questa candidatura, del tutto inaspettata, con un ‘mostro sacro’ del genere quale è Gipi. La considero già una bella vittoria» spiega Valerio Gaglione, autore delle illustrazioni di ‘Uccidendo il secondo cane’. Testi e dialoghi scritti a ‘quattro mani’ insieme a Fabio Izzo, che già nel 2014 con il romanzo ‘To Jest’ è entrato a far parte delle preselezioni del Premio su proposta dello scrittore croato Pedrag Matvejevic. «Si è trattato di un intenso lavoro di ricerca bibliografica, letteraria e creativa – commenta Izzo – Essere per la seconda volta tra i selezionati dello ‘Strega’ è sicuramente una bella soddisfazione che fa seguito a quella di ‘To Jest’ di sei anni fa».
Il 15 marzo è atteso il responso del comitato direttivo per le nomine delle 12 opere ammesse alla finale dell’edizione 2020.