Ipab ‘Ottolenghi’: dopo la bufera, parte un nuovo bando
In attesa del nuovo Cda, al via la gara d'appalto per affidare la gestione dei servizi ad una nuova azienda.
ACQUI TERME – Lo scorso giugno l’Ipab Jona Ottolenghi è giunto alla ribalta della cronaca giudiziaria per una vicenda di malagestione: quattro persone ai vertici della dirigenza si sono viste notificare dai Carabinieri di Acqui Terme altrettanti avvisi di conclusione di indagine a seguito dell’attività investigativa rinominata ‘Big Mama’. Tra i coinvolti, un alto ex dirigente comunale nonché dello stesso Ipab, il presidente dell’istituto, un’impiegata della struttura e l’amministratore di una cooperativa che forniva servizi per la casa di riposo termale. Peculato, abuso di ufficio ed evasione le accuse più pesanti. Riassumendo, da oltre dieci anni i servizi sanitari interni all”Ottolenghi’ venivano affidati sempre ad una stessa ditta per un valore di circa 600 mila euro l’anno, senza avviare alcuna gara d’appalto ma procedendo ad automatico rinnovo in collusione con il presidente dell’istituto e dell’impiegata amministrativa.
Ora, in attesa della nomina di un nuovo Cda, l’amministrazione comunale ha aperto la gara d’appalto per affidare la gestione dei servizi ad una nuova azienda. «Dopo questa brutta vicenda vogliamo ripartire affidando a mani sicure la gestione dei servizi sanitari» dichiara Lorenzo Lucchini, sindaco di Acqui Terme. Nel frattempo, è stato approvato il bilancio relativo all’anno appena trascorso. «Al fine di attingere a nuove risorse – aggiunge Lucchini – per il bene della struttura è stata stabilita l’alienazione di alcuni beni immobili».