Lega: “Tassa per le frane? Troppi i lati oscuri”
«Nel Regolamento non è riportato in maniera chiara a quanto ammontino i fondi che si intendono incassare»
ACQUI TERME – La sezione acquese della Lega interviene sulla famigerata imposta di scopo, il balzello (addizionale Imu) Made in 5 stelle per far fronte alle spese della ricostruzione post alluvione. «Avremmo voluto vedere un maggior coinvolgimento della parti, associazioni di categoria (commercianti in primis) e forze politiche, anche di opposizione, dato che si deve gestire un’emergenza – ha commentato il portavoce Marco Cerini – Invece questo dialogo non c’è stato, come troppo spesso ci tocca constatare, ancorché su un tema di estrema gravità che dovrebbe fa superare pregiudizi e colore politico».
Ed invece nulla, lamentano i salviniani, solo numeri, tra l’altro poco chiari. «Nel Regolamento non è riportato in maniera chiara a quanto ammontino i fondi che si intendono incassare, ma tutti i numeri che in questi giorni sono circolati (200.000 o 600.000 euro ?) sono frutto di deduzioni o di cifre estrapolate dai giornali. Si elencano gli interventi da attuare e su cui la tassa verte in maniera esclusiva, non si cita l’importo previsto. Per fare un esempio, nella Delibera n. 67 del Consiglio si parla di circa 730.000 euro per interventi di somma urgenza; si può considerare questa cifra? Inoltre su che basi sono state definite le aliquote? È stata semplicemente applicata l’aliquota massima prevista dalla legge della tassa di scopo oppure si tratta di uno studio mirato in relazione alla previsione di spesa?»
I leghisti riportano alla memoria pubblica che a inizio 2019, quando la Lega era al governo, il comune bollente ha percepito un contributo di 100.000 euro per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio culturale. «Fondi reali su cui si è potuto contare – ha continuato il segretario cittadino – Poi è notizia di questi giorni che la Regione Piemonte e il Consiglio dei Ministri hanno contribuito a stanziare più di trenta milioni di euro per affrontare i danni dell’alluvione, quindi ci sembra che la tassa di scopo sia stata una manovra quantomeno frettolosa, frutto di scarsa visione. Considerato che la tassa è stata istituita per tre anni, ma al tempo stesso esiste la volontà dell’amministrazione di provvedere ad un eventuale rimborso (come previsto dalla legge), ci chiediamo quindi: come verrà gestito e soprattutto con che modalità avverrà?».
Vocati al dio trasparenza, i leghisti chiedono che gli importi incassati e la riscossione finiscano in un conto dedicato, in modo da calcolare più velocemente le somme da restituire. «Tutto questo senza trascurare che di recente il comune ha potuto mettere a bilancio la dismissione di alcuni immobili, tipo la vendita dell’Alberghiero. Possibile che si svenda tutto e ci si privi del patrimonio comunale, ma quando servono risorse si cerchino nuove tasse per i cittadini?» ha concluso Cerini.