Imu e Tasi: le aliquote del 2020
Il Comune di Acqui ha deciso di non applicare la Tasi. L?Imu 2020 graverà sulla prima casa nelle categorie catastali A1, A8 e A9 per 0,60%
ACQUI TERME – Palazzo Levi ha svelato il mercuriale della propria pretesa tributaria. L’Imposta Unica Comunale si compone di due parti, l’Imu e la Tasi. Atteso il dibattito parlamentare sull’esenzione di quest’ultima per tutte le tipologie di immobili, il Comune ha deciso di non applicare la Tasi. L’Imu 2020 graverà sulla prima casa nelle categorie catastali A1, A8 e A9 (ville, abitazioni signorili e castelli) per 0,60%. Altri fabbricati, 1,060%. Quelli concessi ad uso gratuito a parenti di primo grado (genitori, figli) come abitazione principale sconteranno l’1,010 %; gli immobili ad uso professionale (ad eccezione di quelli a destinazione speciale, opifici, alberghi, teatri, istituti bancari) pagheranno 1,010%. Per gli esclusi, individuati dalla lettera D, l’1,060% al pari delle aree fabbricabili.
Confermata la detrazione di 200 euro per l’abitazione principale, così come la riduzione del 75% per gli immobili affittati e del 50% per quelli concessi in comodato d’uso a parenti in linea retta che li utilizzino quale prima casa (purché il proprietario risieda nello stesso comune e non possegga più di un altro immobile).
All’Imu dovrà aggiungersi la tassa di solidarietà per la ricostruzione post-alluvionale. 0,25 per mille per i D, 0,3 per mille per C (negozi) e 0,5 per gli altri, comprese le seconde case.
Distorsioni: «La tassa di scopo tocca anche quelle prime case dove ci sono due cointestatari e uno non è residente – ha fatto notare l’ex Assessore Guido Ghiazza – Inoltre per una seconda casa incide parecchio. Facciamo il caso di un immobile di rendita castale pari a 650 euro; la tassa ammonterebbe a circa50 euro. Non pochi».