Tassa per le frane sull’Imu: ecco come (e chi…)
ACQUI TERME – L’alluvione novembrina ha lasciato il reticolato stradale comunale in condizioni precarie, martoriato da frane e crolli. Tante le zone isolate, tante le case sfollate. La risposta del Com guidato dall’amministrazione penta-stellata è stata immediata ed efficace; oggi quasi tutte le criticità sono state ovviate con ‘pezze’ d’emergenza. Ora si pensa a ricostruire. Per far ciò il governo locale ha pensato ad istituire una tassa di scopo. Un’addizionale applicata sull’Imu, non quindi sulle prime case, che prevede l’aliquota di 0,25 per mille per opifici, alberghi, pensioni, aree industriali, Case di cura, ospedali (escluse le banche); 0,3 per negozi, botteghe, locali per esercizi sportivi, stabilimenti balneari e di acque curative; 0,5 per le seconde case. Questo espediente, pianificato per tre anni, consentirà di accantonare un tesoretto di 600mila euro che sarà vincolato al ripristino di sei strade comunali. Il popolo social è insorto proponendo tagli agli stipendi dirigenziali (tra l’altro oggetto di un premio, unitamente ai dipendenti degli uffici tributari, calcolato sulle tasse riscosse) o la devoluzione di quanto incassato dalle multe