Dal sindaco Lucchini lettera ai cittadini sulla sanità acquese
Lorenzo Lucchini, in una lettera aperta ai cittadini, ha spiegato l?evoluzione dei rapporti con Asl-Al
ACQUI TERME – Mosse le rimostranze dal Centrodestra consiliare alla politica sanitaria del governo pentastellato, subito è giunta la replica del sindaco Lorenzo Lucchini che, in una lettera aperta ai cittadini, ha spiegato l’evoluzione dei rapporti con Asl-Al. «Lunedì 16 dicembre, come tutti sanno, col presidio che ho attivato nell’atrio dell’ospedale, ho voluto alzare l’attenzione su una situazione fortemente pericolosa per la sanità di Acqui e del nostro territorio – ha spiegato – A causa di una serie di contingenze negative, l’operatività di tutti i servizi fin qui concessi a un’area geograficamente vasta e disagiata (anche e soprattutto per i trasporti pubblici e privati) di questo passo rischia di risultare a breve ulteriormente diminuita se non interrotta. Se oggi possiamo ancora fruire di ciò che è rimasto dopo i tagli della sciagurata “1-600” lo si deve a professionisti inseriti in organici sempre più esigui e mediamente più vicini alla pensione a cui vengono chiesti ogni giorno maggiori sacrifici».
Pur riconoscendo le difficoltà aziendali, dovute a penuria di medici e di bilancio, il primo acquese non placa la battaglia di sensibilizzazione verso la Regione e di riflesso verso il vertice Asl alessandrino. «In seguito all’incontro con i Sindaci del 19 dicembre, il Commissario Galante ci parlò della volontà di rispettare le nostre esigenze territoriali, garantendoci il mantenimento degli standard attuali e una costante informazione su eventuali modifiche organizzative legate ai servizi ospedalieri – ha continuato – Lo stesso giorno, in Commissione sanità, la dottoressa Costanzo, suo vice, ci rassicurò riguardo lo sviluppo dei nostri servizi, grazie anche a un piano volto addirittura a potenziarne l’operatività, attuando il progetto di separazione della Chirurgia dall’Ortopedia; operazione che dovrebbe essere portata avanti, come deliberato un anno fa, tramite apposito cronoprogramma. In questi giorni ci risulta solo la volontà di procedere con urgenza allo spostamento dei 4 letti monitorati di Medicina 2, ora dislocati al primo piano (letti monitorati proprio perché utili a sostenere pazienti con patologie a valenza cardiologica), portandoli al quarto piano, insieme a quelli di Medicina».
Attesa la mancata comunicazione alla parte politica locale, Lucchini chiede ai responsabili della sanità piemontese, e a cascata a tutti gli interessati, quale sia la linea con cui si vuole tutelare il livello di assistenza della popolazione dell’Acquese.
«Alla Regione chiedo come intenda attivarsi per provvedere a forme di assunzione che consentano d’inserire in organico forze fresche, così come fece nel 2018 AslAl con la direzione del Dott. Brambilla – ha precisato – Alla direzione AslAl chiedo il mantenimento dell’operatività fin qui garantita da quei 4 letti grazie al loro attuale livello assistenziale; di procedere, nel caso sia proprio necessario un loro spostamento, lasciando invariato il numero dei letti destinati alla Medicina, specialmente nel periodo invernale, in cui si verificano alti flussi di pazienti anziani affetti da sindromi influenzali; come proseguirà l’attivazione del cronoprogramma destinato a dividere Chirurgia e Ortopedia, dal momento che quello originale prevedeva solo a margine lo spostamento dei letti monitorizzati; conseguentemente, quale prospettiva intendono garantire ai nostri ortopedici, ai quali, oltre a non aver ancora chiarito quando potranno lavorare in un reparto a se stante, di recente è stato addirittura prospettato di svolgere turni di reperibilità a Casale».
Infine, un invito generale ai sindaci del territorio a prestare attenzione al tema e a partecipare alla Conferenza del distretto Acqui-Ovada ed una frecciata ai ‘criticoni’ di Centrodestra: «Dopo che i politici acquesi della Lega e l’ex sindaco Bertero hanno affermato di avere avuto ampie rassicurazioni dai vertici regionali e aver etichettato la mia azione politica come “speculazione”, mi domando: come mai reclamano a gran voce un tavolo permanente sull’ospedale e sulla sanità locale, accorgendosi con estremo ritardo che la situazione sulla sanità locale non è rosea come affermavano? – si è domandato Lucchini – Per quanto in ritardo, sono contento che si siano risvegliati dal loro torpore politico. Inoltre, mi chiedo come mai l’ex sindaco Bertero sia stato completamente assente a tutti gli incontri sulla sanità locale, tra cui una Commissione e un incontro, bollato come “inutile”, con tutti i Sindaci del territorio. Sarà convocata nei prossimi giorni una Capogruppo sulla sanità, spero nella sua presenza se è davvero così forte il suo interesse. Chiedo pubblicamente se condividono le mie preoccupazioni e accettano il mio reiterato invito a un’azione comune di pressione politica, come hanno fatto i consiglieri in quota PD che hanno partecipato a tutte le riunioni politiche dando un loro contribuito, oppure se continueranno a nascondersi dietro qualche ulteriore comunicato stampa».