Patrimonio archeologico: rinnovata convenzione con l’Istituto Studi Liguri
L'associazione culturale che ha come scopo la promozione e valorizzazione del patrimonio storico e archeologico
ACQUI TERME – Variegata è l’offerta archeologica della città bollente. Al tempo della scoperta del foro romano in piazza Ferraris (ancora cintato di lamiere e all’intemperie) qualcuno aveva parlato di un Museo diffuso in tutta la città. Naufragato il magno progetto, oggi Acqui Terme ha comunque tante valide attrazioni, testimonianza del patrimonio avito da Aquae Statiellae, l’antenata di epoca imperiale. Di grande interesse la collezione di reperti offerta dal Museo Civico Archeologico ospitato dal Castello dei Paleologi. Ma c’è anche la piscina romana, la bottega del vasaio, la fontana ed il Parco degli Archi dell’Acquedotto.
Palazzo Levi nella gestione e valorizzazione del complesso museale nostrano ha deciso di rinnovare la convenzione con l’Istituto Nazionale di Studi Liguri, un’associazione culturale che ha come scopo la promozione, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e naturalistico, organizzando diverse attività come ricerche, corsi di lezioni, conferenze, seminari, congressi e altre iniziative volte a favorire l’attività culturale.
«L’Istituto Internazionale di Studi Liguri da quasi un ventennio è attivo sul territorio attraverso la costituzione della Sezione “Statiella” attuando numerose iniziative scientifiche – hanno informato dalla Casa comunale – ha lungamente collaborato con l’amministrazione negli ultimi decenni, tramite patrocinio o incarichi diretti, e con l’approvazione della competente Soprintendenza, in particolare relativamente ai servizi di valorizzazione (apertura, visite guidate, didattica) del civico Museo Archeologico e del sito archeologico della piscina romana di Corso Bagni nonché delle mostre organizzate in città».