Cardiologia: la verità della Lega e la replica del Sindaco
I salviniani puntano il dito verso i grillini: "Si rivendica la vittoria di una guerra mai cominciata"
ACQUI TERME – Dopo l’ex sindaco Enrico Bertero, anche la Lega acquese si lancia nella mischia di Cardiologia. I salviniani nostrani, messaggeri di verità, puntano il dito verso i grillini.
«A partire dal presidio attuato dal sindaco Lucchini che si è opposto fermamente, nell’atrio dell’ospedale civile e con tanto di fascia tricolore, al provvedimento dei vertici dell’Asl di distacco funzionale di alcuni cardiologi dall’ospedale di Acqui Terme a quello di Casale Monferrato – hanno stigmatizzato Marco Cerini & co. – In primo luogo Lucchini parla di una vittoria che non vi è stata, visto che il provvedimento non è stato revocato dai vertici dell’Asl. In pratica come ben sapeva il sindaco, che tra le altre cose è anche un operatore sanitario, quindi in grado di comprendere le dinamiche in ambito sanitario, i cardiologi non sarebbero stati trasferiti d’ufficio a Casale Monferrato, ma “messi in rete”, con gli altri specialisti per dare loro la possibilità d’interagire professionalmente con i colleghi aventi la stessa specialità. Si rivendica la vittoria di una guerra che non è mai iniziata». Amaro anche per l’assenza di rappresentanti della Giunta alla visita, presso il nosocomio acquese, dell’assessore regionale alla Sanità, Icardi, proprio qualche giorno prima che incendiasse la questione Cardiologia.
«Non mi sorprendono gli attacchi da parte del centrodestra e della Lega di Acqui Terme riguardo la mia reazione nei confronti dell’ultimo provvedimento sulla sanità locale, su cui non c’è stato nessun confronto con le istituzioni locali da parte di AslAl – ha replicato il sindaco Lorenzo Lucchini – Era un dovere verso la cittadinanza e una responsabilità in quanto primo cittadino reagire con forza e alzare l’attenzione. Se il provvedimento da parte di AslAl non avesse comportato nulla, spieghino per quale motivo la dirigenza ha deciso di sottoscrivere un accordo con una serie di garanzie per il nostro territorio».
Il governo stellato rivendica solerzia e senso civico, al contrario degli esponenti del centrodestra e della Lega acquese che in passato avrebbero agito con inadeguatezza e timidezza, permettendo la penalizzazione della nostra sanità. «Le rassicurazioni, essendo aleatorie, non sono mai sufficienti, vogliamo che il nostro territorio abbia le giuste garanzie scritte – ha preteso il primo acquese Lucchini – Dispiace notare che non ci sia stata unità politica in difesa del nostro territorio. Tuttavia la mia vigilanza rimarrà sempre alta sull’Ospedale di Acqui Terme e spero che di fronte a situazioni gravi il centrodestra e la Lega acquese abbiano la capacità di superare gli interessi di schieramento, per il bene della città».