La Cgil su Cardiologia: “Scongiurato grave rischio per i cittadini”
«Da tempo la Cgil acquese, insieme alle altre sigle sindacali, si batte per la difesa della sanità»
ACQUI TERME – E’ l’argomento più dibattuto del momento. Personalità, partiti, comitati ed ora anche i sindacati intervengono sulle sorti di Cardiologia dell’Ospedale di Acqui Terme. «E’ da tempo che la Cgil di Acqui Terme unitamente allo Spi Cgil si batte insieme alle altre sigle sindacali per la difesa della sanità pubblica e delle sue strutture sul territorio acquese – ha informato dal sindacato – Ancora una volta su questo tema è scattata pronta ed immediata la nostra mobilitazione alla notizia, appresa il 15 dicembre, sul distacco funzionale dei dirigenti cardiologi dall’ospedale di Acqui Terme a quello di Casale».
Il provvedimento, secondo Spi Cgil, è un effetto del declassamento da struttura complessa a semplice avvenuto in seguito all’applicazione di due delibere della Giunta Regionale del 2014 e 2015
«Il rischio era di perdere Cardiologia in favore del potenziamento del territorio casalese – hanno spiegato – Per questo i sindacati pensionati di Cgil Cisl e Uil hanno organizzato un presidio sindacale all’ingresso dell’ospedale di Acqui a difesa delle persone e in sostegno delle Istituzioni che prontamente avvisate dalle organizzazioni sindacali si sono mosse in modo energico intervenendo nelle sedi opportune».
Appresa dal sindaco la notizia di un confronto costruttivo con il Commissario di Asl Al Valter Galante la garanzia della continuità delle prestazioni dei servizi cardiologici nonché della preventiva discussione con il Comune nel caso di eventuali operazioni ricadenti sulla struttura, tutto è rientrato nell’alveo della normalità. Sciolto il presidio con la consapevolezza di aver «contribuito a scongiurare un grave rischio per la cittadinanza».