Con ‘In-differenza’ si salva una vita: come affrontare le emergenze cardiache
Prevenzione e informazione al centro dell?evento ?IN-differenza - Segli di agire con il cuore?
ACQUI TERME – Venerdì 29 alle 21, al Grand Hotel Nuove Terme di Acqui, si svolgerà una serata informativa sulla “catena della sopravvivenza” e la prassi da seguire nei casi di emergenza. Prevenzione e informazione saranno al centro dell’evento “IN-differenza – Segli di agire con il cuore” organizzato dal Comune e dall’associazione FormInLife (onlus composta da infermieri e medici specialisti in emergenza). Partner della serata sono anche il Centro Medico 75 e Lions Club Acqui e Colline Acquesi. «L’appuntamento, aperto a tutti, sarà un momento utile per conoscere le buone prassi da seguire per tentare di salvare una vita in caso di emergenza» hanno spiegato gli organizzatori.
Tanti gli argomenti trattati dal team di FormInLife, tra cui: come riconoscere un arresto cardio circolatorio e agire tempestivamente; come funziona il sistema di emergenza regionale e come gestire una chiamata al numero di emergenza 1-1-2; cosa sono e come funzionano i DAE – Defibrillatori semiautomatici; quali sono le bufale sul primo soccorso e cosa può succedere legalmente se si tenta di salvare una vita.
Durante l’incontro sarà inoltre presentato il progetto di ‘Acqui città cardioprotetta’ una mappatura, diffusa anche attraverso le nuove tecnologie, dei dispositivi Dae presenti sul territorio staziello. «L’incontro “IN-differenza. Scegli di agire con il cuore” – commenta il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini – rappresenta un momento importante per dimostrare il nostro costante impegno al fine di avviare una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione per fronteggiare l’emergenza di un arresto cardiaco. Da infermiere affronto molti casi e le statistiche nazionali dicono che ogni sei minuti una persona viene colpita da arresto cardiaco e il fattore tempo è fondamentale. Come Amministrazione siamo molto sensibili e crediamo che il primo passo sia diffondere la cultura del primo soccorso, perché non si tratta solo di un insieme di tecniche che possono salvare una persona, ma soprattutto di un atto di civiltà e di vicinanza al prossimo».