S.o.S. dal centro trasfusionale: il medico lo paga l’Avis
Il costo del medico è di 190 euro forfettari per 4 ore di servizio
ACQUI TERME – In un’epoca di razionalizzazioni sanitarie, anche fare del bene diventa farraginoso. È dal 1955 che l’Avis-Dasma di Acqui Terme raduna donatori e sangue (l’anno scorso 950) a disposizione del distretto sanitario alessandrino.
Ogni giorno, all’ospedale ‘Galliano’, dalle 8 alle 12, i volontari presidiano un gabbiotto all’ingresso del nosocomio mettendo a disposizione del prossimo il loro tempo nel tentativo di sensibilizzare la comunità su un tema importante come la donazione. Da un anno, però, sono chiamati a fare di più: a cercare un medico per rendere possibili le operazioni di donazione. «Da quando il dottor Pedrazzi, il responsabile del Reparto trasfusionale è andato in pensione, l’Avis deve fornire i medici per garantire il servizio – ci ha spiegato il presidente Vittorio Grillo – I bandi di concorso per la sostituzione non sono andati a buon fine e così l’associazione, in virtù di una convenzione con l’Asl, per ogni donazione deve fornire e pagare il medico specializzato in attesa del rimborso». «190 euro forfettari ad accesso per un impegno di 4 ore – ha aggiunto il vice presidente Beppe Guazzo – ovviamente non solo per le donazioni, ma per tutti i servizi del Centro Trasfusionale».