Mauro Serra, da Castel Boglione agli Europei dei performer
ACQUI TERME – Mauro Serra, 46enne elettricista di Castelboglione, piccolo paese sulle colline tra Acquese e Nicese fin da piccolo ha avuto la passione per il canto e grande ammirazione per Renato Zero, fonte di ispirazione quale performer eccezionale. Il 2019 per lui è stato un anno particolarmente intenso che lo ha portato a competere con gli artisti emergenti più bravi d’Italia.
«Era un momento buio della mia vita – ci ha confidato –era da poco mancata mia madre e gli amici mi hanno consigliato, per svagarmi, di partecipare alle selezioni provinciali per il metodo Pass». Il Pass è una competizione del Coni che seleziona nell’ambito della Coppa Italia, i migliori performer (cantanti, ballerini, attori e artisti circensi) delle scuole italiane. Mauro da anni si esibisce su palcoscenici non solo locali. Famose sono le sue interpretazioni dell’amato Renato Zero, fatte con un piglio trasformistico simpatico che in uno spettacolo semiserio, arricchiscono le indubbie qualità canore. «Sono andato a scuola di canto per imparare a gestire la voce – ha spiegato – Non è bello avere un calo dopo la quinta canzone. In questi anni ho imparato tanto».
L’artista suona la chitarra, sta studiando pianoforte e composizione ed ha già scritto diverse canzoni con l’aiuto di un professionista Tommaso Bailo diplomato in conservatorio. Tornando alle selezioni, Serra supera le provinciali, le interregionali Liguria-Piemonte e a dal 3 all’8 luglio, in un gremito Palacavicchi di Pieve di Cento, la finale di Coppa Italia. Cantando ‘L’ultima occasione’di Francesco Renga è apprezzato dalla Giuria tecnica (tra gli altri Fioretta Mari, Grazia Di Michele e Gianni Testa) al punto da conquistare una borsa di studio per perfezionare la tecnica di canto e presenza scenica e staccare un biglietto per i prossimi Europei, probabilmente ad aprile 2020 in una capitale europea. «Un successo inaspettato che però mi stimola a studiare – ha concluso – Agli Europei porterò una mia canzone ‘Ti accorgerai di me‘».