Cronaca di un disastro
A Castelletto situazione peggiore di cinque anni fa. Fanno i conti con l'ondata di maltempo anche Silvano, Lerma, e Mornese
OVADA – Definirlo un disastro è forse poco rispetto a quanto è successo ieri. Nell’Ovadese è appena trascorsa la prima notte dopo l’ondata di maltempo che ieri ha flagellato tutto l’alessandrino. Le conseguenze peggiori a Castelletto d’Orba per l’esondazione del rio Albedosa e soprattutto del rio Albara che ha stravolto l’area basse del paese: borgate ricoperte di fango, detriti, alberi, auto trascinate e oramai da buttare. Scenari simili a Silvano d’Orba dove le strade si sono trasformate in fiumi d’acqua fango. Disastri anche in periferia tra zona Passaronda e i Crebini Cazzuli. Crollato un ponte, travolto dal rio Albedosa, nei pressi del golf club Villa Carolina. Le provinciali sono chiuse da ieri sera,così come un elenco lunghissimo di strade secondarie. Ancora chiusa la Acqui – Genova, la circolazione è stata sospesa ieri nel pomeriggio a causa dell’acqua che ha invasi vari punti della massicciata. Questa mattina si viaggia in treno sino a Ovada, si prosegue con bus sostitutivi tra forti disagi. Valle Stura isolata. Pesante il prezzo pagato da Rossiglione che fa i conti con l’evacuazione di una quarantina di persone per una frana abbattutasi sul territorio del paese.
Si fa il bilancio anche a Ovada. “Non misuriamo – ha chiarito ieri sera, poco prima della mezzanotte il sindaco Paolo Lantero – gravi danni ma molte criticità. Al momento sono stati liberati dall’acqua tutti i sottopassi. I fiumi in questo momento sono oggetto di continuo monitoraggio, al momento nessun straripamento. La 456, strada del Turchino è interrotta da frana poche centinaia di metri dopo la seconda rotonda di Via Voltri verso Rossiglione, frana in Via San Bernardo in questo momento non transitabile. Piccola frana ma transito possibile in Via Grillano. Chiusa la provinciale per Rocca Grimalda e la provinciale per Tagliolo.