Sasso: “Scuola senza tende? Si doveva vigilare in fase progettuale”
ACQUI TERME – Nelle nuove scuole medie acquesi mancano le tende alle finestre. Gli istituti gemelli, strutture moderne, ecologiche, ecocompatibili, antisismiche, hanno aule prive di schermature ai vetri. Durante le lezioni queste vengono invase dai raggi solari e, al di là del facile sarcasmo sulla scorpacciata di vitamina D, per gli alunni della ‘Bella’ e ‘Monteverde’ la situazione diventa critica se l’insegnante fa uso della Lim in dotazione. La lavagna luminosa, infatti, è una sorta di mega tablet che, se colpito dalla luce solare, è di difficile lettura. «I ragazzi affaticano la vista, si stancano prima e non vorrei calcare la mano dicendo che anche a livello neurale questo implica degli effetti da non sottovalutare» ha allarmato Marco, un genitore da noi intervistato. Questi ci ha anche riferito che della questione, oggetto di un confronto tra docenti e genitori, sarebbe stato interessato Palazzo Levi.
Il Comune, non essendo proprietario delle strutture, avrebbe dirottato la responsabilità alla compagnia costruttrice che, interpellata, avrebbe risposto picche. «Massima attenzione sulle nuove scuole medie “Monteverde” e “Bella”, spazi fondamentali per la crescita formativa dei nostri figli – ha dichiarato Giacomo Sasso, assessore ai Lavori Pubblici– Risulta che tende o pellicole oscuranti erano assenti in fase progettuale. Non è semplice per noi modificare un progetto già approvato e pretendere dalla ditta costruttrice di intervenire riguardo alle opere non previste. Sarebbe stato opportuno in fase progettuale individuare incompletezze e lacune da parte di chi in passato aveva funzioni di controllo».
Quella delle tende sarebbe una delle tante carenze rilevate. «Da quando ci siamo insediati – ha continuato Sasso – Abbiamo fin da subito evidenziato varie carenze, come la mancanza di palestre o le aule sprovviste di pellicola Uv». In verità dell’assenza di palestre ne abbiamo memoria, della carenza alle finestre un po’ meno.
Al di là di tutto, Sasso fa una promessa: «Sarà nostra cura rispondere al più presto alle ragionevoli segnalazioni sollevate dai genitori, stiamo sollecitando costantemente la ditta costruttrice, in quanto la competenza di questa criticità è esclusivamente dell’azienda e siamo certi che in breve tempo la situazione verrà risolta, perché cercheremo in tutti i modi possibili di dirimere il problema. Come comune, siamo assolutamente disponibili a fare la nostra parte».
Nel frattempo la scuola inizia e pare che alcune mamme premurose si siano attivate con filtri oscuranti. L’interrogativo rimane: possibile che nessuno si sia reso conto della cosa in fase progettuale o in sede di collaudo?