Contro furti e truffe a Sezzadio rete solidale tra vicini di casa
Dal 2015 in paese è attiva la rete di controllo del vicinato, "ma tra di noi nessun sceriffo"
SEZZADIO – Al netto di antifurti e porte blindate, sapere che anche quando siamo in vacanza c’è chi vigila sulla nostra abitazione è certamente un motivo in più per godersi il meritato riposo con serenità. Ancora meglio se la ‘sentinella’ in questione è una persona che conosciamo da tempo e di cui ci fidiamo, qualcuno che oltretutto abita nella nostra stessa via o nel nostro quartiere.
Questa, probabilmente, è la stessa tranquillità che provano gli abitanti di Sezzadio quando sono in ferie. In paese, infatti, dal 2015 esiste una rete di controllo del vicinato coordinata dal consigliere comunale Piergiorgio Camerin e resa attiva dagli abitanti stessi, che in forma del tutto volontaria controllano e monitorano una zona di loro competenza segnalando eventuali strane presenze o movimenti sospetti. “Sia chiaro, non vogliamo assolutamente sostituirci alle forze dell’ordine – rassicura Camerin – questo è solo un modo per fare prevenzione e creare solidarietà tra le persone. Il controllo del vicinato è un sistema efficace per organizzare i cittadini mettendoli in rete attraverso le nuove tecnologie”.
Già, perché gran parte delle attività dei cittadini controllori si svolge su Whatsapp. “In caso di segnalazioni particolari mi preoccupo personalmente di avvisare i Carabinieri. Siamo partiti quattro anni fa riuscendo a coinvolgere circa 40 famiglie, ad oggi ne contiamo più di 80 dislocate su tutto il territorio comunale”. Il paese, quindi, è sorvegliato quasi per intero.
Camerin è il coordinatore della sezione locale dell’Associazione Controllo del Vicinato (nata nel 2009) e fornisce consulenza alle amministrazioni comunali e ai privati cittadini che decidono di aderire a questo progetto attivo in tutto il nord d’Italia. Da qualche giorno a Sezzadio sono comparsi i cartelli (circa una ventina) che segnalano l’adesione del Comune ad Acdv. Il sindaco Enzo Daniele si dice entusiasta. “Abbiamo deciso di aderire ufficialmente al progetto perché lo consideriamo un valido deterrente. Anche la Prefettura ci ha manifestato il suo appoggio”.
I dati parlano chiaro: nei paesi e nei centri urbani in cui è presente la rete di controllo, furti e truffe agli anziani sono in diminuzione. “Diversi sindaci del territorio si stanno dimostrando interessati, soprattutto tra ovadese ed acquese – spiega Camerin – Ad ogni modo lo ripeto spesso durante gli incontri informativi che organizzo: essere un volontario di Acdv non significa diventare lo ‘sceriffo’ della zona di competenza. L’attività di controllo deve limitarsi alla sola segnalazione sul gruppo whatsapp o con una telefonata alle locali forze dell’ordine. Sarà poi loro compito prodigarsi per gli accertamenti del caso”.