‘Daspo’ urbano per i rifiuti
ACQUI TERME – Ieri l’altro è stata firmata dal sindaco Lorenzo Lucchini un’ordinanza che introduce nella città bollente l’ordine di allontanamento (Daspo urbano) in applicazione alle ultime disposizioni in materia di sicurezza urbana. «Con questo strumento si concretizza per esempio il divieto, in alcune zone sensibili, di mendicare e porre in essere qualsiasi forma di accattonaggio – hanno spiegato da Palazzo Levi – nonché di bivaccare negli spazi pubblici, imbrattare muri e arredi urbani o qualsiasi condotta che sia lesiva del diritto altrui di fruire dei luoghi».
Il Daspo Urbano è un provvedimento di allontanamento temporaneo nei confronti di chi mette in atto comportamenti che pregiudicano la sicurezza e il decoro urbano. Il Regolamento di Polizia urbana nei prossimi mesi sarà adeguato esplicitando le condotte illecite che impediscono l’accessibilità e la fruizione delle aree da parte dei cittadini, facendo scattare l’allontanamento per 48 ore e la sanzione.
«Saranno sotto osservazione tutti quei comportamenti che generano insicurezza nei cittadini – ha promesso Giannetto il capo dei bargelli – Le zone interessate sono: la stazione ferroviaria, area del Movicentro, il Castello dei Paleologi, il Teatro Verdi, il Teatro Romano, i giardini del Liceo Classico, la pista ciclabile, via Cavour, piazza della Bollente, plessi scolastici, galleria Volta, galleria Garibaldi, galleria Mazzini, i parcheggi di piazza Don Dolermo, di piazza Filippetti, piazza Maggiorino Ferraris e piazza Allende».
Tolte le ipotesi di reato esplicitamente previste dalle normative penali, sarà possibile sanzionare tutti quei comportamenti che impediscono l’accessibilità e la fruizione di queste aree sensibili con una multa amministrativa tra i 100 euro e i 300 euro. Contestualmente al trasgressore verrà ordinato l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso l’atto illecito, provvedimento che ha una durata di 48 ore dall’accertamento del fatto. In caso di reiterazione del comportamento illecito il questore può disporre il divieto di accesso a una o più aree interessate fino a 6 mesi.
«Si tratta di uno strumento per rafforzare l’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni illeciti, che deturpano il decoro urbano generando insicurezza – ha concluso l’assessore alla Polizia Locale – Abbiamo constatato le problematiche che vivono gli acquesi in alcune zone della città e abbiamo deciso di fornire uno strumento innovativo alle forze di polizia locale, avendo così la possibilità di agire con azioni dissuasive e sanzionatorie che possono avere un effetto deterrente».