Archi’n Rock: oltre 4mila spettatori
ACQUI – Si è conclusa la rassegna musicale Archi in rock organizzata dal comune di Acqui Terme.
Dal 30 giugno, al 7 luglio, la manifestazione ha incassato applausi da oltre 4mila spettatori.
Siamo alla seconda edizione; la manifestazione rappresenta l’evento estivo e giovane per eccellenza. L’edizione 2019 ha proposto un potpourri di artisti nazionali, band emergenti e gruppi musicali locali, il tutto incastonato nel parco degli archi romani. Contento il pubblico dell’Acquese che, nonostante la canicola, ha affollato i concerti.
Cornice suggestiva, musica per tutti i gusti ed ingresso libero sono gli ingredienti giusti per attirare persone e dare vista ad un quartiere depresso dell’offerta acquese.
«È stato un successo inaspettato – ha commentato il sindaco Lorenzo Lucchini – Una manifestazione che è riuscita a coinvolgere un pubblico variegato sia per età che per provenienza geografica, proponendo un cartellone musicale di qualità. Diventerà uno degli eventi su cui punteremo per far crescere come snodo di aggregazione la zona Bagni. La cultura si conferma un’importante strumento di valorizzazione urbana».
I numeri: oltre 4mila, più di 21 ore di musica in sette giorni, 12 band impegnati. Alcune, sì locali, ma altre emergenti della ribalta nazionale come i ‘Perturbazione’ e ‘Lo Straniero’, gruppo tra i vincitori di Musicultura 2019.
Il merito però non è solo dei ‘big’ ma anche del rock monumentale degli ‘Immigrant Dog’, del punk-rock e new wave dei ‘The Pool’, del prog dei ‘Wilson Project’, del rockabilly dei ‘Retrosonik’, del folk rock del ‘Fattore Rurale’, del britpop dei ‘Dr Who?’, della sperimentazione di ‘Beppe Malizia’ e dei ‘Ritagli Acustici’, del funky della ‘Yum’, del rock ‘old school’ dei ‘Kabirya’ e della musica cantautorale di Filippo D’Erasmo. Insomma, rock per tutti i gusti, in un luogo di storia e cultura.