Accusato di aver abusato della nipotina, condannato dopo dodici anni
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28 Marzo 2019
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Accusato di aver abusato della nipotina, condannato dopo dodici anni

Era accusato di aver abusato della nipotina, quando questa era ancora una bambina. Gli episodi, avvenuti tra il 2005 e il 2007 sono emersi solo in seguito. Ieri l'uomo che ora ha 82 anni è stato condannato a due anni

Era accusato di aver abusato della nipotina, quando questa era ancora una bambina. Gli episodi, avvenuti tra il 2005 e il 2007 sono emersi solo in seguito. Ieri l'uomo che ora ha 82 anni è stato condannato a due anni

CRONACA – I ricordi di quelle attenzioni che nulla avevano a che vedere con i gesti affettuosi di un nonno, erano emersi solo dopo anni, nel corso di colloqui della bimba, ormai ragazza, con una assistente sociale. Sono stati ritenuti attendibili dal tribunale di Alessandria che ieri ha condannato un uomo, oggi 82enne per violenza sessuale nei confronti della nipote, che all’epoca aveva meno di 10 anni.
Gli episodi risalgono tra gli anni 2005 e 2007, quando la nipote veniva lasciata alle cure del nonno. Palpeggiamenti e carezze, apparentemente gesti di affetto dell’anziano nei confronti della bimba. Quei gesti sono però rimasti impressi nella mente della bimba, poi cresciuta. Quando la ragazza ha la sua prima relazione con un coetaneo, riemergono però per quello che erano effettivamente. La ragazza, in difficoltà, ne parla al fidanzatino e ad una assistente sociale, che fa partire la denuncia. Ferma è decisa è la reazione della famiglia, che impedisce al nonno di riavvicinarsi all’anziano. La denuncia, però, fa il suo corso e ieri, il tribunale ha emesso la sentenza di condanna. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena più pesante, riconoscendo le aggravanti del vincolo parentale e le attenuanti: 3 anni e 6 mesi. La difesa, sostenuta dall’avvocato Silvia Brignano, chiedeva il proscioglimento o, in alternativa, il riconoscimento delle attenuanti specifiche, tenendo conto del tempo trascorso e della “pena” che l’anziano aveva già di fatto scontato, con l’allontanamento dalla cerchia familiare. Il collegio, presieduto dal giudice Tacchino, ha stabilito una pena di 2 anni e l’interdizione dell’uomo dai pubblici uffici.
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