Meno turisti in provincia, si salvano l’alessandrino e il casalese
Sono stati presentati ieri a Torino i dati sui flussi turistici in Piemonte. Nellaprovincia di Alessandria si registra un calo di arrivi e presenze, "trascinati" da un dato negativo soprattutto nell'acquese. Secondo Alexala il calo della città delle terme è dovuto ai passaggi gestionali delle strutture termali. Bene il casalese, il capoluogo e il tortonese. Arrancano Ovada e Novi
Sono stati presentati ieri a Torino i dati sui flussi turistici in Piemonte. Nellaprovincia di Alessandria si registra un calo di arrivi e presenze, "trascinati" da un dato negativo soprattutto nell'acquese. Secondo Alexala il calo della città delle terme è dovuto ai passaggi gestionali delle strutture termali. Bene il casalese, il capoluogo e il tortonese. Arrancano Ovada e Novi
Compressivamente, i turisti scendono del -1,44% sugli arrivi totali e -7,97% sulle presenze.
Presi singolarmente per area, sono lineari con il movimento che si è registrato negli ultimi anni.
Il territorio del Capoluogo di provincia: Alessandria, evidenzia una crescita del 4,83% sugli arrivi e 10,86% sulle presenze, l’area di Casale Monferrato un +5,26% di arrivi e +7,63% di presenze.
L’Ovadese, a seguito della chiusura di 2 esercizi ricettivi , si presenta con un -4,96% di arrivi e -6,32 di presenze mantenendo in positivo il flusso turistico straniero rispetto al mercato italiano, con un trend positivo rispetto agli ultimi cinque anni. (63.094 presenze nel 2018 contro 67.352 del 2017).
Positivo anche il Tortonese con un +3,04% di arrivi e un +5,51% di presenze.
L’area del Novese registra un lieve calo sugli arrivi -1,11% e un +1,91 sulle presenze. (120.196 presenze nel 2018 contro 117.942 del 2017).
Il Valenzano, per mancanza di strutture ricettive e posti letto adeguati alla domanda a causa della chiusura di 2 esercizi, registra un dato negativo sia sugli arrivi che sulle presenze con un -12,49% e – 33,66% (26.146 presenze nel 2018 contro 36.400 del 2017).
Criticità è registrata dalla città termale: Acqui Terme rispetto al 2017 registra un calo sia di arrivi che di presenze con un -13,85% e un -32,66%.
Tiene il comparto extralberghiero anche se in calo rispetto agli anni precedenti, negativo il comparto alberghiero.
La gestione delle Terme ha purtroppo subito l’alternarsi di società ed esercizi che ne hanno qualitativamente sminuito il servizio, con una negativa proiezione sulla richiesta turistica.
L’acquese rappresenta il 21,75% delle presenze dell’intero movimento turistico provinciale.
Attira particolarmente l’attenzione l’aumento delle presenze nel settore extralberghiero.
Un significativo aumento lo registrano i mercati esteri della Cina e dell’Ucraina, mercati peraltro interessati l’uno dal progetto Chinese Friendly che rientra nelle attività di promozione progettuale estera di Alexala e l’altro nella creazione di Educational Tour sul territorio, in collaborazione con la Regione Piemonte.
Il turismo aumenta di qualità e rafforza la sua capacità di generare ricchezza per il territorio.
L’aumento dei flussi turistici nei territori rurali della provincia identificano un turista che è alla ricerca della natura e del turismo esperienziale.
L’analisi del fenomeno delle abitazioni dette “seconde case” secondo i dati disponibili si confermano numericamente elevate sia confrontando il dato sul totale delle abitazioni presenti in Piemonte, sia rispetto allo stesso dato delle altre regioni italiane.
All’interno del settore turistico piemontese questa risorsa rappresenta una sempre più interessante alternativa alla ricettività alberghiera ed extra-alberghiera.
Il 2019 vede il dimensionamento da parte della Regione Piemonte dei turisti che utilizzano le “seconde case”, oggi normate come “locazione turistica”, non solo per valorizzare la capacità di attrazione turistica di ciascun territorio, soprattutto per permettere agli operatori pubblici e privati una corretta attività di pianificazione turistica, territoriale e sociale.
Il nuovo servizio web Piemonte dati Turismo, sostituirà l’attuale applicativo e permetterà alle strutture ricettive di comunicare in tempo reale i dati dei flussi e di verificarne mensilmente l’andamento.
“Il riordino del sistema turistico regionale – dicono da Alexala – ha, purtroppo, negativamente influito sulle attività dell’ATL, dovuto soprattutto all’incertezza di un cammino che è rimasto incerto fino al mese di ottobre 2018.
Le azioni di promozione e le attività progettuali sul territorio hanno subito un notevole rallentamento prima della trasformazione di Alexala da consorzio a società consortile.
L’impegno di investire risorse a supporto del turismo con azioni di programmazione, di promozione e di organizzazione eventi e mostre è l’obiettivo che Alexala scarl condivide con le maggiori realtà del territorio quali i Comuni Centro zona la Camera di Commercio e la Provincia di Alessandria e, con le quali si è stilato il piano strategico triennale 2019-2021.
Queste azioni saranno portate avanti con il coinvolgimento degli operatori turistici e delle rappresentanze commerciali e agricole del territorio con la convinzione che un territorio unico nelle sue diversità, come è la provincia di Alessandria, debba essere metà turistica del Piemonte”.