Produzione industriale in provincia: con +2,8% è il miglior dato in Piemonte
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
21 Marzo 2019
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Produzione industriale in provincia: con +2,8% è il miglior dato in Piemonte

Nel quarto trimestre 2018 è stata la media industria a trainare, in particolare l'industria chimica. Bassi gli investimenti senza sfruttare gli incentivi a disposizione. Poca innovazione e ricerca e sviluppo interna all'azienda

Nel quarto trimestre 2018 è stata la media industria a trainare, in particolare l'industria chimica. Bassi gli investimenti senza sfruttare gli incentivi a disposizione. Poca innovazione e ricerca e sviluppo interna all'azienda

ECONOMIA – È il miglior dato del Piemonte l’indice della produzione industriale nella nostra provincia nel quarto trimestre 2018: +2,8% rispetto a un anno fa (media piemontese -0,4%). Questa è quanto emerge dalla 189a indagine congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi. La rilevazione ha coinvolto 151 imprese industriali della provincia di Alessandria, per un numero complessivo di 5.724 addetti e un fatturato complessivo di 2,2 miliardi di euro.

“È il miglior dato del Piemonte – commenta Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria – Un trend che ha interessato tutto il 2018, con una punta di +7% nel primo trimestre del 2018. Il traino risiede nell’industria chimica, affiancata dall’alimentare. Tutti gli indicatori congiunturali sono positivi, segno che Alessandria, nel panorama piemontese (e non solo, perché la Lombardia segna +1,9% e il Veneto +2,2%, inferiori al nostro dato) si mantiene un motore a pieno regime”.

I dati medi sono positivi per tutte le industrie, con punte nella chimica (+3,6%) e altre industrie manifatturiere (+4,4%,). Ed è la media industria a trainare (+4,7%), con dati medi positivi per tutte le classi. Scendendo più in dettaglio è la grande industria alimentare a realizzare la performance migliore con +4%. L’industria chimica segna, nella micro-industria, il dato più alto dell’intero quadro: +30%; problemi nella piccola industria chimica, con un -4,2%, ma la media industria sopperisce con +6,9%. La gioielleria è complessivamente positiva ma nella media industria c’è la più elevata negatività del quadro trimestrale: -5% Incrociando i dati, è la media industria a trainare, in particolare l’industria chimica.
Per quanto riguarda gli altri indicatori congiunturali i dati tutti positivi, con le punte degli ordinativi interni (+3,7%) e del fatturato estero (+3,6%). Il grado di utilizzo degli impianti si colloca al secondo posto in Piemonte, a uno stretto margine da Biella (72,63%).

Il 60% delle industrie alessandrine ha effettuato investimenti nel 2018 (media regionale: 57%), principalmente in macchinari e attrezzature, ma sono stati, per il 50%, inferiori a 25 mila euro, ed è stato l’autofinanziamento il canale principale di finanziamento. La maggior parte delle industrie, inoltre, non ha usufruito di nessun incentivo (credito d’imposta, superammortamento, iperammortamento, nuova Sabatini).

Poca innovazione e ricerca e sviluppo interna all’azienda: più della metà delle industrie non ha introdotto innovazioni nel biennio 2016-2017, e nel 2018 si prosegue nello stesso solco; quando le innovazioni sono state introdotte hanno riguardato principalmente l’acquisizione di macchinari e di software e/o hardware, con poca attività di ricerca e sviluppo all’interno dell’azienda. Nel 2018, in percentuale sul fatturato, la spesa media per innovazione è stata del 5,2%. Per il 50% delle industrie, la bassa propensione all’innovazione non è connessa in linea generale a precisi impedimenti; quando ci sono impedimenti, sono dovuti principalmente alla mancanza di risorse finanziarie.

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