È una sfida (im)possibile
Forse è sufficiente non smettere di credere che linformazione locale è una risorsa fondamentale per dare contenuti e forma al pensiero della nostra comunità. Forse basta credere in questo sogno che, tratto dopo tratto, di fatto, sta già diventando realtà
Forse è sufficiente non smettere di credere che l?informazione locale è una risorsa fondamentale per dare contenuti e forma al pensiero della nostra comunità. Forse basta credere in questo sogno che, tratto dopo tratto, di fatto, sta già diventando realtà
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A guardarla bene, questa sfida, sembra impossibile. Prendere quattro redazioni e altrettante testate di informazione e metterle insieme dando così vita ad un’articolata realtà locale capillarmente presente sul territorio provinciale con un unico obiettivo: fare buona informazione. Sì, è una sfida impossibile. Impossibile per la storia che le testate hanno alle loro spalle; impossibile perché alcune di queste realtà lavorano sulla carta da decenni, altre solo sul web da pochi anni; impossibile perché il più giovane dei giornalisti ha poco più di vent’anni e il più anziano… è davvero anziano; impossibile perché qualcuno scrive ancora con la penna, per altri invece è normale farlo con la dettatura vocale; impossibile perché, permettetemi la nota malinconica e polemica, la nostra società ha preso il brutto vizio di nutrirsi con l’informazione gratuita, scegliendo il risparmio alla qualità schierandosi o tra le file di chi predilige la carta o tra quelle di chi non sostituirebbe il digitale con null’altro. Un dualismo che spesso si risolve con un’autoproclamazione generazionale.
