E’ emergenza zanzare. Che fine ha fatto la lotta integrata?
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25 Luglio 2018
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E’ emergenza zanzare. Che fine ha fatto la lotta integrata?

E' emergenza zanzare. Questo primo scorcio d'estate caratterizzato dall'umidità e dalle ondate di caldo hanno fatto proliferare il fastidioso insetto. Secondo il vicepresidente della Provincia Federico Riboldi, "E’ la prevedibile conseguenza al blocco del progetto di lotta integrata alla zanzara che nel 2018 non ha visto la luce". Dal sito dell'Ipla emerge però come una cinquantina di comuni dell'alessandrino e del casalese abbiano adertito

E' emergenza zanzare. Questo primo scorcio d'estate caratterizzato dall'umidità e dalle ondate di caldo hanno fatto proliferare il fastidioso insetto. Secondo il vicepresidente della Provincia Federico Riboldi, "E? la prevedibile conseguenza al blocco del progetto di lotta integrata alla zanzara che nel 2018 non ha visto la luce". Dal sito dell'Ipla emerge però come una cinquantina di comuni dell'alessandrino e del casalese abbiano adertito

PROVINCIA – E’ emergenza zanzare. Questo primo scorcio d’estate caratterizzato dall’umidità e dalle ondate di caldo hanno fatto proliferare il fastidioso insetto che colpisce in molti centri della Provincia, praticamente a tutte le ore. Secondo il vicepresidente della Provincia Federico Riboldi, “E’ la prevedibile conseguenza al blocco del progetto di lotta integrata alla zanzara che nel 2018 non ha visto la luce”.

Il 2018 non ha visto né l’intervento in risaia, né quello che solitamente veniva effettuato ad inizio stagione. “Un provvedimento che, di fatto, ha annullato gli sforzi fatti nelle passate stagioni e che ha causato una preoccupante recrudescenza di Ochlerotatus caspius, una zanzara in grado di percorrere 40-50 chilometri e infestare aree territoriali vaste e a grandi distanze”, spiega Riboldi.
La forte presenza di questo fastidioso insetto inficia anche gli sforzi economici di promozione turistica delle eccellenza della nostra Provincia e dei territori Patrimoni Unesco, e richiede ingenti sforzi per intervenire con disinfestazioni massicce sugli esemplari adulti, sottolinea Riboldi.
Casale, in realtà, ha aderito insieme ad altri 40 comuni al protocollo dell’Ipla della regione Piemonte. Ma, a mancare, sarebbero stati soprattutto gli interventi in zone dove sono presenti le risaie, luoghi di riproduzione ideale per l’insetto. La regione finanzia il progetto al 50%. La restante somma è a carico dei comuni. 
Nel resto della Provincia, hanno aderito 19 comuni tra cui Alessandria, Pozzolo Formigaro, Ovada, Basaluzzo, Borgoratto, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Silvano d’Orba, Tagliolo. 

Secondo il sito dell’Ipla, dal 20 al 27 luglio sono in corso alcuni interventi proprio nel casalese e, nella specifico,è in corso il secondo giro di trattamenti larvicidi sulle caditoie stradali presenti sul suolo pubblico delle seguenti località: Alfiano Natta (concentrico, Casarello, Cardona, Sanico), Cerrina (Blengi, Montaldo, Piancerreto, Rosingo e Valle), Gabiano (concentrico, Cantavenna, Mincengo, Piagera, Sessana, Varengo e Zoalengo), Mombello (concentrico, Casalino, Crosia, Gaminella, Ilengo, Morsingo, Pozzengo, Villanova e Zenevreto), Odalengo Grande (concentrico, Casaleggio, Cicengo, Pozzo, S. Antonio e Vallestura), Odalengo Piccolo (Case Dorato, Fresia, Palmaro, Pessine, Serra e Vicinato), Ponzano (concentrico, Salabue e Sottoripa), Solonghello (concentrico e Fabiano) e Villamiroglio (concentrico e Vallegiolitti).
Si avvisa anche che i trattamenti verranno sospesi in caso di maltempo.

Il progetto di contrasto alle zanzare svolto nei nostri territori è da sempre il più importante della Regione Piemonte, ricorda Riboldi. «L’adesione dei Comuni al progetto di lotta alle zanzare è stata, nonostante i tagli economici sui trattamenti in risaia, forte e coesa da parte del territorio – commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia in Provincia Riboldi – Lo sviluppo di zanzare dalle aree risicole è però un problema su vasta scala e pertanto deve essere trattato come problema complesso dagli Enti sovraordinati e non scaricato sulle singole piccole Amministrazioni locali. E’ necessario attuare il prima possibile l’attività di aggiornamento del censimento delle aziende agricole risicole. Contestualmente sarà fondamentale confrontarsi con le realtà associazionistiche agricole oltre che con gli attori di settore, al fine di condividere strategie e iniziative. L’impegno della Regione Piemonte dovrà garantire l’organizzazione di base della struttura in modo da assicurare l’attuazione delle iniziative proposte in base ai test e alle prove. Di anno in anno verranno quindi definite e affinate le attività in base ai lavori di ricerca e di prova condotte la stagione precedente”.

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