Danobat: nuova realtà industriale in provincia
Il costruttore di macchine utensili ed impianti di produzione inaugura un nuovo sito di 2500 metri quadri. Lazienda intende migliorare la propria posizione in Italia, paese che rappresenta il secondo mercato europeo per importanza nell ambito della macchina utensile dopo la Germania
Il costruttore di macchine utensili ed impianti di produzione inaugura un nuovo sito di 2500 metri quadri. Lazienda intende migliorare la propria posizione in Italia, paese che rappresenta il secondo mercato europeo per importanza nell ambito della macchina utensile dopo la Germania
“Lo sforzo è indirizzato a ricercare nuove opportunità di vendita così come a supportare la nostra clientela attuale e futura con un servizio di assistenza tecnica post-vendita altamente qualificato, ponendo particolare attenzione alla vicinanza e all’ eccellenza“ ha dichiarato Alzaga. Il sito favorirà nuove possibilità di vendita e assicurerà il proprio supporto ai clienti attuali e futuri garantendo un servizio di assistenza e parti di ricambio. Il team di professionisti che lavorerà nella nuova struttura è composto da profili altamente specializzati, tra i quali un gruppo di dieci ingegneri esperti nella conduzione di test e prestazione di servizi tecnici. Lo spazio a disposizione servirà per la realizzazione di prove di lavorazione personalizzate oltre che per dimostrazioni con strumenti di ultima generazione che incorporano le tecnologie più innovative.
Gli specialisti di questa nuova azienda affiancheranno il cliente durante tutto il ciclo dello sviluppo e della durata della soluzione proposta, a partire dallo studio preliminare, la presentazione dell’offerta, fino alla messa a punto e l’avvio in produzione dell’ impianto e della sua operatività. Inoltre essi svolgeranno attività di formazione e addestramento in tecnologie di rettificatura e presteranno servizi orientati ad offrire soluzioni di lavorazione dedicate, ottimizzazione di processi di fabbricazione per particolari già in produzione, riprogettazione dell’ impianto incluso l’ adattamento del macchinario alla lavorazione di nuove tipologie di pezzi allo scopo di trarre il massimo a livello di rendimento ed allungarne il ciclo di vita.
Lo stabilimento sarà inoltre utilizzato per mettere a disposizione della clientela italiana di Danobat la proposta di contenuti digitali basata sull’incorporazione dei concetti più avanzati di Industria 4.0. “I servizi digitali Danobat sono intesi a migliorare le strategie di manutenzione, aumentare la competitività e ottimizzare la produzione negli stabilimenti” ha riferito Alzaga.
In questo ambito Danobat si avvale di un pacchetto di soluzioni consolidate, mirate a facilitare la costruzione di spazi di fabbricazione intelligenti, interconnessi, automatizzati e con la capacità di attuare decisioni autonome. Questa realtà permetterà alla compagnia basca di disporre in Italia di uno spazio simile al Centro di Eccellenza che è presente ad Elgoibar, cioè di un centro dove si possono realizzare prove di lavorazione in modo che il cliente possa sperimentare la soluzione più appropriata alle proprie esigenze e decidere un investimento con tutte le dovute garanzie.
L’apertura di questo stabilimento rappresenta l’impegno e la sfida del produttore basco verso l’Italia, il secondo mercato europeo di macchine utensili per l’ azienda dopo la Germania. Questa scommessa si concretizza attraverso azioni di collaborazione fra l’impresa e rappresentanti di spicco del mondo della produzione industriale presenti nel paese, come l’alleanza con Alberto Tacchella, uno degli specialisti in macchine utensili più rilevanti in Italia. Nato in Piemonte nel 1960, Tacchella ha impegnato tutta la sua carriera professionale nel settore della fabbricazione industriale e dei sistemi di produzione, è stato presidente Ucimu dal 2004 al 2008. L’accordo di collaborazione con Tacchella e l’apertura di questo nuovo stabilimento mirano a rafforzare la posizione di Danobat su un mercato nel quale l’azienda basca opera già con industrie del settore automobilistico del peso di Fiat e Iveco, Avio nel settore aeronautico e Lucchini in quello ferroviario.