Campione di karate, podista, pilota: le tante vite di Andrea Chaves
Andrea Chaves Lopez era uno sportivo a 360 gradi e otteneva sempre ottimi risultati: a maggio si era laureato campione italiano di karate, lo stesso mese aveva ottenuto il primo posto al "Castello di pietra", il trail sui sentieri della val Borbera. E ad appena 16 anni aveva conseguito il brevetto per il volo a vela
Andrea Chaves Lopez era uno sportivo a 360 gradi e otteneva sempre ottimi risultati: a maggio si era laureato campione italiano di karate, lo stesso mese aveva ottenuto il primo posto al "Castello di pietra", il trail sui sentieri della val Borbera. E ad appena 16 anni aveva conseguito il brevetto per il volo a vela
NOVI LIGURE – A Novi Ligure il mondo dello sport è in lutto per la morte di Andrea Chaves Lopez, a soli 21 anni. Tesserato per l’Atletica Novese e appassionato alpinista, il suo primo amore era stato però il karate.«Suo padre Yonny l’aveva portato da noi quando Andrea aveva appena 7 anni – ricorda Gimmo Borsoi, maestro e presidente del Tempio del Karate, la nota associazione sportiva novese – Da allora ha sempre continuato a frequentare il nostro dojo».
Andrea era più che un atleta promettente: la sua bravura, unita a un impegno costante negli allenamenti, lo aveva portato a vincere due titoli tricolori, l’ultimo dei quali a maggio di quest’anno nella specialità kumite per la categoria Juniores. Nel 2014, a soli 17 anni, aveva ottenuto la cintura nera. «Andrea metteva il massimo dell’impegno in tutto quello che faceva – dice ancora Borsoi – Era un vero fuoriclasse ed era amato da tutti: al Tempio del Karate sono arrivate decine e decine di messaggi di cordoglio».

«Andrea aveva una grande voglia di scoprire il mondo e di fare nuove esperienze, anche molto impegnative. Due caratteristiche che la dicono lunga sulle sue grandi qualità personali». A parlare è Andrea Mogliazza, presidente dell’associazione Volo a Vela Novi. A dicembre del 2012, appena sedicenne, Andrea aveva infatti conseguito il brevetto per il volo a vela [foto in apertura]. Un altro piccolo-grande record per questo ragazzo novese, che anche in questa “avventura” era stato supportato dal papà Yonny e dalla mamma Patrizia Marchesotti. «Ha volato con noi fino al 2016 – dice Mogliazza – Poi gli impegni all’università lo hanno assorbito maggiormente».
«La città perde un ragazzo straordinario e un atleta dalle grandi doti umane. Ci stringiamo alla sua famiglia e ai suoi amici in questo momento di dolore», dice l’assessore allo Sport Stefano Gabriele esprimendo il cordoglio dell’amministrazione comunale.