Identificato il pilota morto, ora si indaga sulla dinamica dell’incidente
L'uomo era ai comandi di un Dfs Olympia Meise, un velivolo progettato alla fine degli anni Trenta per partecipare alle olimpiadi del 1940 (che non si tennero per lo scoppio della guerra). Si trattava di uno degli ultimi sei esemplari esistenti al mondo. Il pilota era figlio d'arte: il padre era stato ufficiale e collaudatore della Luftwaffe
L'uomo era ai comandi di un Dfs Olympia Meise, un velivolo progettato alla fine degli anni Trenta per partecipare alle olimpiadi del 1940 (che non si tennero per lo scoppio della guerra). Si trattava di uno degli ultimi sei esemplari esistenti al mondo. Il pilota era figlio d'arte: il padre era stato ufficiale e collaudatore della Luftwaffe
L’uomo era ai comandi di un Dfs Olympia Meise progettato nel 1938 da Hans Jacobs del Deutches Forschunginstitut fur Segelflug (Istituto tedesco per la ricerca sul volo a vela), ed era uno degli ultimi sei esemplari ancora esistenti al mondo (tre di essi si trovano in musei di Germania, Austria e Olanda).
Il Meise vinse la gara per diventare l’aliante ufficiale della competizione olimpica del 1940 (da qui il nome Olympia), che però non si tenne mai a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Il Meise precipitato a Novi (sigla aerea D-1420) aveva già partecipato a moltissimi raduni storici, un po’ in tutta Europa e spesso anche in Italia. Ziller [nelle foto] era arrivato in città ieri, sabato 10, e si era subito messo al lavoro per assemblare il velivolo, che era stato trasportato smontato.
Grande appassionato di volo a vela, il 78enne tedesco negli anni Novanta era stato anche componente del comitato internazionale del Vintage Glinder Club, l’associazione che riunisce i possessi di alianti storici. Era conosciutissimo in Germania e non solo, perché era tra i più esperti restauratori di alianti d’epoca. Jörg Ziller era figlio d’arte: il padre Erwin infatti era stato pilota della Luftwaffe durante il secondo conflitto mondiale e collaudatore dei Messerschmitt Komet, i primi aerei a razzo costruiti nel 1944. La famiglia Ziller era entrata in possesso dell’aliante precipitato oggi nel 1947.
Intanto si sta ancora cercando di capire la dinamica dell’incidente. Pare che a determinare la caduta dell’aliante sia stato un “cedimento strutturale”, ossia la rottura dell’ala. In quel momento, l’aliante era ancora in fase di traino ed era collegato tramite un cavo a un aereo che lo precedeva. Il pilota dell’aereo è riuscito a sganciare il cavo prima che avvenisse l’irreparabile, altrimenti il bilancio della tragedia sarebbe potuto essere più grave: a bordo dell’aereo si trovavano infatti in due.