Sabato 27 corteo per acqua e salute. Pd: “No allarmismo”. Comitati: “Rossa mai con i cittadini”
Sabato 27 alle 15 il via alla manifestazione organizzata dai comitati della Valle Bormida e dal Movimento No Tav a difesa dell'acqua e contro le cave per lo smarino del Terzo Valico. Lombardi: "L'amministrazione ha fatto il possibile, ma esistono limiti procedurali". Camerin, comitato Sezzadio per l'Ambiente: "I fatti dimostrano che il Pd ha preferito difendere gli interessi dei privati"
Sabato 27 alle 15 il via alla manifestazione organizzata dai comitati della Valle Bormida e dal Movimento No Tav a difesa dell'acqua e contro le cave per lo smarino del Terzo Valico. Lombardi: "L'amministrazione ha fatto il possibile, ma esistono limiti procedurali". Camerin, comitato Sezzadio per l'Ambiente: "I fatti dimostrano che il Pd ha preferito difendere gli interessi dei privati"
Sabato 27 alle 15 da viale della Repubblica ad Alessandria partirà il corteo che attraverserà le vie del centro per poi giungere in piazza della Libertà, sotto gli uffici della Provincia e del Comune. “La nostra non è, e non sarà mai, una manifestazione con connotazioni politiche. – hanno più volte ribadito i comitati di base della Val Bormdia – Abbiamo espressamente chiesto che al corteo non siano presenti bandiere di alcun partito. E’ un movimento nato dal basso, fatto dai cittadini per la salute dei cittadini, e tale deve rimanere”. Niente politica nei comitati e nel corteo, ma il destinatario della protesta è, in primis, proprio un partito politico, in questo caso il Pd, in maniera particolare nella persona del sindaco di Alessandria nonché presidente della Provincia Rita Rossa. “In cinque anni – fa notare Piergiogio Camerin del comitato ‘Sezzadio per l’ambiente’ – l’amministrazione con a capo Rita Rossa non si è mai dimostrata aperta al dialogo. Non si è mai schierata dalla parte della cittadinanza, anzi, per ciò che riguarda Sezzadio nelle varie occasioni in cui avrebbe potuto farlo i fatti hanno dimostrato come si sia preferito difendere gli interessi di una multinazionale che vuole realizzare una discarica per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi della ditta Grassano di Predosa al di sopra di una falda acquifera che alimenta 50 mila persone e che in futuro potrebbe rifornirne altre 200 mila”.
“Sappiamo per certo – aggiunge Camerin – che dopo il ricorso al Tar presentato da Riccoboni a seguito della prima bocciatura del progetto, il presidente della Provincia ha inviato agli avvocati della ditta proponente una lettera scritta di suo pugno in cui auspicava che le loro istanze trovassero accoglimento in sede del TAR Piemonte. Atto talmente scandaloso che la lettera è stata presa dalla difesa della Riccoboni e portata in tribunale nelle memorie difensive del ricorso contro la stessa Provincia. Quando è stata denunciata questa cosa la Presidente si è limitata a dire che non si era accorta di aver risposto su carta intestata della Provincia. Peccato che ormai il danno era fatto”.
Una manifestazione di tali dimensioni (oltre a numerosi pullman da varie zone della provincia, altri ne giungeranno da Val Polcevera e Val Verde, interessate dagli scavi del Terzo Valico) a due settimane dalle ‘Comunali’ non può che far sorgere forti preoccupazioni nell’attuale amministrazione. Giovedì 25, infatti, è stata indetta una conferenza stampa nella sede del Pd alessandrino per “fare chiarezza” su determinati aspetti legati alle ragioni della protesta. “Le manifestazioni sono legittime, non lo è fare allarmismo gratuito” afferma Daniele Coloris, segretario cittadino del Partito Democratico. “Questa amministrazione ha fatto tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini. Purtroppo ci sono limiti oltre i quali un ente comunale non può andare. La cosiddetta ‘Legge obiettivo’ (che stabilisce procedure e modalità di finanziamento per la realizzazione delle grandi infrastrutture strategiche, n.d.r.), conferisce infatti pieni poteri al Ministero delle Infrastrutture e ai privati, bypassando il volere degli enti locali”, dichiara Claudio Lombardi, assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria. “Il vero problema – controbatte Camerin – è che gli enti locali, per interessi poco chiari, hanno sempre avuto paura a dire dei ‘no’. Perchè in questi anni la Provincia non si è mai schierata al fianco dei cittadini? Perché non hanno mai manifestato la loro contrarietà alla discarica di Sezzadio e alle cave del Terzo Valico scendendo in strada al nostro fianco? In tutta questa storia esiste una volontà politica in capo al Pd”.
Tra gli argomenti scottanti discussi durante la conferenza stampa convocata dal Pd, la presenza di amianto nell’acqua dei pozzi Aulara, adiacenti alla cava Clara e Buona di Alessandria, in cui da mesi vengono conferite le terre da scavo provenienti dai cantieri del Terzo Valico. “Arpa assicura che la quantità di fibre per litro di amianto è ben al di sotto dei limiti di sicurezza. E’ scorretto diffondere l’idea che quell’acqua non sia potabile. Questo è procurato allarme, punibile per legge”. A tali accuse, Camerin risponde che “nessuno tra i comitati della Val Bormida ha mai sostenuto che l’acqua di quei pozzi non fosse buona. Noi semplicemente ci battiamo perché rimanga tale. E’ il motivo per cui lottiamo da anni per la tutela della falda di Sezzadio”.
Intanto, pochi giorni fa, il Movimento No Tav-Terzo Valico di Alessandria ha pubblicato sul proprio sito l’aggiornamento del nuovo piano cave della Regione che il 6 giugno verrà discusso a Torino. Nella nota è presente un elenco di una quindicina di cave tra novese, tortonese ed alessandrino nelle quali potrebbero essere conferiti quasi 3 milioni di metri cubi di smarino dei cantieri del Terzo Valico. Tra queste anche il sito di Opera Pia a Sezzadio, adiacente a Cascina Borio, l’area interessata dal progetto della discarica Riccoboni. “In Provincia sappiano che anche in questo caso ci batteremo fino alle estreme conseguenze. Oltre ad una discarica di rifiuti pericolosi ora vogliono portare a Sezzadio anche lo smarino. Non lasceremo mai che questo accada” ha sottolineato Piergiogio Camerin.