Acqui – Genova: lunedì vertice tra assessori
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
21 Maggio 2017
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Acqui – Genova: lunedì vertice tra assessori

Ad attenderlo soprattutto i pendolari che sperano in qualche provvedimento concreto. "Lo stop estivo quest'anno sarà lungo: ci aspettiamo ascoltino i nostri suggerimenti"

Ad attenderlo soprattutto i pendolari che sperano in qualche provvedimento concreto. "Lo stop estivo quest'anno sarà lungo: ci aspettiamo ascoltino i nostri suggerimenti"

OVADA – “Acquese e Ovadese sono una bacino da venti mila persone in Piemonte. Per questo anche da Torino devono farsi carico del problema”. Le parole del sindaco Paolo Lantero sintetizzano lo spirito col quale molti utenti della linea Acqui – Genova attendono il vertice tra i due assessori regionali ai Trasporti, Francesco Balocco e Giovanni Berrino, in programma domani a Genova. Si parlerà dei problemi che affliggono la linea da tempo ma anche della chiusura estiva che quest’anno, come anticipato sull’ultimo numero, sarà di cinque settimane per consentire il restyling della stazione di Ovada. “Sono circa 10 anni che ogni estate sopportiamo la chiusura nel tratto tra Ovada e Genova, col conseguente trasbordo su bus – dice il presidente del comitato Difesa trasporti Valli Stura e Orba, Fabio Ottonello -, necessaria, come ci dicono, per dare alle Ferrovie l’occasione di fare manutenzione e per far risparmiare denari alla Liguria in un periodo in cui i viaggiatori sono meno del solito, tra l’altro senza che i nostri sacrifici siano poi stati ripagati da miglioramenti tangibili. Ma quest’anno lo stop durerà tanto. Per questo vogliamo che i nostri suggerimenti per limitare i disagi siano ascoltati, a differenza che in passato”. E’ fresco il ricordo dell’anno passato, dei travagli vissuti con i treni limitati a Sampierdarena e la necessità di terminare il viaggio utilizzando coincidenze, spesso complicate su altre linee. “Chiederemo un servizio sostitutivo bus davvero equivalente – prosegue Ottonello – a 13 coppie di treni tolte dovranno corrisponderne 13 di bus. Adesso siamo al 20% in meno. Non credo costerebbe molto migliorare, basterebbe qualche aggiunta e distribuire meglio gli orari, per evitare ad esempio i buchi tra le 14 e le 17 da Genova. E ci batteremo perché più autobus possibili arrivino a Brignole. Per ragionare, però, servirà vedere la bozza degli orari in anticipo e non a tre giorni dalla chiusura di luglio. Lo diciamo da anni: stavolta ci aspettiamo di essere ascoltati”. Nel frattempo si va completando la raifica del protocollo di intesa tra l’associazione e i comuni voluta per fare maggior forza ai rappresentanti dei pendolari. A chiedere miglioramenti sostanziali sono tutti i viaggiatori che quotidianamente fanno i conti con ritardi e disservizi. Non a caso c’è chi sui social network invoca proteste “spettacolari” contro Regione Liguria e Ferrovie. 

 

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