Acqui-Genova: i sindaci scrivono alle Regioni
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
2 Maggio 2017
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Acqui-Genova: i sindaci scrivono alle Regioni

Il Comitato dei pendolari della Valle Stura, insieme a ventiquattro comuni del territorio, ha contattato gli assessori ai Trasporti di Piemonte e Liguria per chiedere un incontro tra le parti

Il Comitato dei pendolari della Valle Stura, insieme a ventiquattro comuni del territorio, ha contattato gli assessori ai Trasporti di Piemonte e Liguria per chiedere un incontro tra le parti

POLITICA – Lo stretto legame che si è venuto a creare fra l’associazione dei Pendolari della Valle Stura e i Comuni del territorio sta facendo scuola. Anche alcuni enti di rappresentanza liguri hanno tentato un approccio con i colleghi del Basso Piemonte per cercare di emulare una partnership di questo tipo. L’ultimo passo compiuto in accordo tra le parti riguarda la lettera inviata pochi giorni fa alle Regioni di appartenenza per la richiesta di un incontro fra le istituzioni. “Serve un confronto tra i due assessori ai Trasporti, Francesco Balocco e Giovanni Berrino – dicono i sindaci dell’Acquese e dell’Ovadese –. Così potrebbero parlare delle questioni in sospeso e, poi, un tavolo tecnico tra Regioni dove trovare soluzioni durature e definitive che portino a servizi migliori per le nostre zone”. Da Genova e Torino, finora, non è arrivata nessuna risposta.

Pur dipendendo esclusivamente dalla Liguria, i 24 Comuni “di confine” firmatari (oltre alle associazioni private) chiedono anche al Piemonte di presenziare al tavolo delle trattative. «Alla lettera – spiega il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, che guida i colleghi nella protesta – abbiamo allegato il documento con tutte le richieste del comitato dei viaggiatori, che sosteniamo. La stazione di Ovada è sulla linea Acqui-Genova dei treni verso Genova nella prima fascia del mattino all’inserimento di un paio di coppie di corse in più nell’arco della giornata, per rendere il servizio più efficiente. Pensiamo che anche Torino debba fare la sua parte per migliorare un servizio lacunoso a cui fanno riferimento migliaia di cittadini della zone di Ovada e Acqui”.

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