La ‘minaccia’ della Riccoboni: tangenziale subito, altrimenti risarcimento danni
Il Comune di Sezzadio ha chiesto alla Regione l'applicazione del procedimento 9-bis della L.R. 56/77 che prevede la sospensione delle costruzione di opere pubbliche o private nelle aree colpite da calamità naturali. La Riccoboni, pero, avverte: se l'iter previsto per la nuova tangenziale non riparte verrà richiesto un ingente risarcimento
Il Comune di Sezzadio ha chiesto alla Regione l'applicazione del procedimento 9-bis della L.R. 56/77 che prevede la sospensione delle costruzione di opere pubbliche o private nelle aree colpite da calamità naturali. La Riccoboni, pero, avverte: se l'iter previsto per la nuova tangenziale non riparte verrà richiesto un ingente risarcimento
Un atto del tutto legittimo quello del Comune di Sezzadio, che ha indotto la Provincia a rinviare a data da destinarsi la conferenza dei servizi prevista nei primi giorni di dicembre. “Ora siamo in attesa che la Regione si pronunci in merito al procedimento ‘9-bis’, – commenta Piergiorgio Camerin del comitato ‘Sezzadio per l’Ambiente’ – nel frattempo la Riccoboni ha pensato bene di minacciare il Comune con questa assurda richiesta di risarcimento danni. Una mossa decisamente inopportuna. Ci chiediamo come sia possibile che una ditta privata si arroghi il diritto di richiedere un risarcimento per un procedimento che riguarda un evento naturale come l’esondazione di un corso d’acqua”.
La dura presa di posizione della holding parmense viene interpretata dai comitati della Val Bormida come un’inaccettabile ingerenza e come un chiaro atto di arroganza, che allo stesso tempo, però, “nasconde evidenti segnali di debolezza e di preoccupazione. – aggiunge Camerin – Probabilmente si sentono con l’acqua alla gola e non sanno davvero più quali pesci pigliare per far sì che i tempi si accorcino”.
Si allarga intanto la ‘famiglia’ dei Comuni della Val Bormida che dicono ‘no’ alla realizzaione della discarica a Sezzadio: anche Castellazzo, infatti, ha deciso di aderire alle convenzione territoriale che riunisce 25 amministrazioni locali schierate contro il progetto della Riccoboni. Da Sezzadio, inoltre, è partita in questi giorni la ‘protesta dei lenzuoli’: nelle prossime settimane gli abitanti dei comuni di tutta la Val Bormida saranno invitati ad appendere a balconi e finestre lenzuoli con scritte e slogan anti discarica.