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Acqui – Genova: si viaggia in piedi e al gelo
Viaggiatori stipati come sardine ieri mattina sul collegamento 6053 delle 6.10 dalla città termale. Treno composto da carrozze rimediate per ovviare all'indisponibilità del Vivalto in servizio di norma
Viaggiatori stipati come sardine ieri mattina sul collegamento 6053 delle 6.10 dalla città termale. Treno composto da carrozze rimediate per ovviare all'indisponibilità del Vivalto in servizio di norma
OVADA – Anno nuovo vita vecchia, verrebbe da dire, per i pendolari dell’Acqui – Genova. Un’odissea quella vissuta dai viaggiatori ieri, nel primo giorno di ripresa a pieno regime per lavoratori e studenti, sul collegamento da Acqui delle 6.10. Non più di un centinaio di posti sul treno utilizzato, un convoglio di fortuna recuperato mettendo assieme carrozze diverse al posto del Vivalto in servizio di norma. E così gli utenti hanno dovuto stiparsi, già da Ovada e soprattutto da Rossiglione in poi, in piedi, in carrozze gelide. Non solo un problema di confort ma soprattutto di sicurezza. Trenitalia nel corso della giornata ha fatto sapere di essere al lavoro per risolvere il problema già da oggi, martedì 10 gennaio. “Non credevamo – si è sfogato qualcuno sul gruppo Facebook dei pendolari della linea – di dover ricordare a Trenitalia che sono ritornate le scuole. Invece è stato così”.