Tecnici Riccoboni – comitati ‘no discarica’: mercoledì 23 a Sezzadio il secondo round
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Alessandro Francini  
19 Novembre 2016
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Tecnici Riccoboni – comitati ‘no discarica’: mercoledì 23 a Sezzadio il secondo round

La seconda conferenza dei servizi per l'ampliamento della ditta Grassano si è conclusa con il rinvio ad un terzo e decisivo incontro. Intanto, mercoledì 23 la Riccoboni manderà nuovamente i suoi tecnici a Sezzadio per i rilievi sui terreni interessati dal progetto della nuova tangenziali. I comitati annunciano strenua opposizione...

La seconda conferenza dei servizi per l'ampliamento della ditta Grassano si è conclusa con il rinvio ad un terzo e decisivo incontro. Intanto, mercoledì 23 la Riccoboni manderà nuovamente i suoi tecnici a Sezzadio per i rilievi sui terreni interessati dal progetto della nuova tangenziali. I comitati annunciano strenua opposizione...

ALESSANDRIA – Nella mattinata di ieri, venerdì 18, negli uffici tecnici dell’ente provinciale in via Galimberti si è tenuta la seconda conferenza dei servizi in merito all’ampliamento della ditta Grassano di Predosa. L’azienda vuole il nulla osta della Provincia per espandere la propria struttura di circa 8 ettari al fine di aumentare le attività dell’impianto di lavorazione di acque industriali ed olii esausti. La seduta si è conclusa con il rinvio ad un terzo e, probabilmente, decisivo incontro.

Intanto, la Riccoboni Holding ha fatto sapere ai proprietari dei terreni sui quali dovrebbe transitare la nuova tangenziale richiesta dalla stessa ditta per evitare il passaggio nel centro urbano dei camion diretti a Cascina Borio, che i rilevamenti inzialmente programmati per lo scorso giovedì 3, impediti dai presidi e dalle proteste degli agricoltori e dei comitati di base, saranno effettuati nella mattinata di mercoledì 23, o almeno questo è ciò che auspica la multinazionale che ha sede a Parma. “Li accoglieremo come la volta scorsa, anzi, saremo ancora più ostinati e coesi” fanno sapere i cittadini e i coltivatori diretti della zona. L’intenzione è quella di impedire ancora una volta ai tecnici della Riccoboni l’accesso ai terreni con ogni mezzo possibile.

“Se non vogliamo essere schiacciati dalla Riccoboni con i suoi rifiuti tossici nocivi e dalla Presidente della Provincia Rita Rossa dobbiamo essere in tanti, uniti e compatti, per difendere non solo la nostra falda acquifera ma per difendere la salute dei cittadini e il diritto degli agricoltori a continuare con il proprio lavoro” scrivono in un comunicato i Comitati di Base della Valle Bormida.

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