Acqui – Genova: i pendolari chiedono più treni
La tratta appenninica rimane la più "povera" di collegamenti del comparto ligure. "Qui tutta l'efficienza di cui parla la Regione non si vede". E i problemi nati con l'orario cadenzato ci sono ancora tutti
La tratta appenninica rimane la più "povera" di collegamenti del comparto ligure. "Qui tutta l'efficienza di cui parla la Regione non si vede". E i problemi nati con l'orario cadenzato ci sono ancora tutti
OVADA – Orario cadenzato, un anno dopo. Come procedono le cose sull’Acqui – Genova a dodici mesi dall’introduzione della novità che provocò la salita sulle barricate dei pendolari, in particolare per il “depotenziamento” del diretto diventato treno da tutte le fermate delle 17.13 da Brignole e il buco di due ore, sempre dal capoluogo ligure, tra le 14.13 e le 16.13 con l’introduzione di un collegamento, da molti ritenuto superfluo alle 11.13 dei feriali. Il clima non sarà quello che di questi tempi nel 2015 portò a un infuocato incontro a Rossiglione con relativi atti d’accusa per Trenitalia e Regione Liguria. Ma poco ci manca. Rimangono decisi a ottenere quei miglioramenti del servizio che invocano da mesi senza successo i pendolari.
“Sulla nostra linea – precisa Manuela Delorenzi, delegata del Comitato Valli Orba e Stura – il cadenzato ha portato solo problemi. E, a differenza che altrove, di fronte alle proteste non c’è stata nessuna modifica”. L’associazione era intenzionata a discuterne la settimana scorsa, nell’ambito dell’incontro convocato dall’assessore regionale ai Trasporti della Liguria, Giovanno Berrino, per presentare alle associazioni l’orario in vigore da dicembre. “Non ce n’è stata data la possibilità”. In quel contesto, proprio Berrino ha ribadito la soddisfazione della Regione per come le modifiche introdotte hanno funzionato. “Sono stati raggiunti importanti obiettivi di efficientamento – ha spiegato – come dimostrano i dati sulla soddisfazione dell’utenza raccolti da Trenitalia: +5% del gradimento”. E pazienza se l’Acqui – Genova rimane la tratta più penalizzata in termini quantitativi, non a caso inserita da Legambiente tra le dieci peggiori linee del Paese nel suo report annuale. Sull’Acqui – Genova, infatti, la cadenza di un treno l’ora non è rispettata, con sole 13 coppie di treni nell’arco di 15 ore e vuoti spaventosi al sabato. “Quindi – dice Delorenzi – faremo di tutto per presentarci al tavolo di gennaio compatti e determinati, con proposte concrete per migliorare la situazione”. Si chiederà almeno una coppia di treni in più al giorno, per colmare ad esempio il vuoto tra le corse delle 14,13 e 16,13 da Genova ad Acqui, oltre a una soluzione per il sabato, con buchi anche di tre ore.