Imt-Tacchella: tavolo di crisi rinviato, i delegati della Grinding ci ripensano…
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Alessandro Francini  
14 Ottobre 2016
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Imt-Tacchella: tavolo di crisi rinviato, i delegati della Grinding ci ripensano…

Il tavolo di crisi previsto per questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico è stato posticipato a giovedì 20. "Assurdo che ci abbiano avvisati con un ritardo simile. Vogliono portarci all'esasperazione” dichiara Roberto Orezzi, delegato Fim-Cisl

Il tavolo di crisi previsto per questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico è stato posticipato a giovedì 20. "Assurdo che ci abbiano avvisati con un ritardo simile. Vogliono portarci all'esasperazione? dichiara Roberto Orezzi, delegato Fim-Cisl

PROVINCIA – Altro colpo di scena nell‘affaire Imt-Tacchella di Cassine. Ieri pomeriggio, giovedì 13, da Roma è giunta notizia del rinvio a giovedì 20 del tavolo di crisi previsto per questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico, al quale avrebbero dovuto partecipare anche gli avvocati della procedura. Un ‘coupe de teatre’ che lascia l’amaro in bocca ai delegati sindacali e a tutti i lavoratori del Gruppo Imt.

Un cambio di programma del quale, tra l’altro, si è avuta notizia a poche ore dalla prevista partenza del pullman che avrebbe dovuto portare a Roma i dipendenti di Cassine per un presidio simbolico davamti agli uffici del ‘Mise’. “Assurdo che ci abbiano avvisati con un ritardo simile. Sembra quasi vogliano portarci all’esasperazione” dichiara Roberto Orezzi, delegato Fim-Cisl dello stabilimento cassinese. La motivazione è semplice: i delegati della Grinding hanno cambiato idea. Inizialmente, infatti, la nuova proprietà aveva deciso di rinunciare al confronto diretto con i sindacati e gli avvocati della procedura di commissariamento. Giovedì 20, invece, saranno presenti anche gli emissari dell’azienda.

“Ora ci aspettiamo che almeno si dimostrino disposti a venirci incontro, proponendo vie percorribili a tutela di tutti i 220 lavoratori Imt” aggiunge Orezzi. “Abbiamo deciso di rimanere in attesa fino a giovedì, – spiega Massimo Borille, delegato di fabbrica della Fiom senza ulteriori scioperi o iniziative. Ad ogni modo posso dire che a livello psicologico non è facile sopportare tutti questi rinvii e cambi di programma, ci stanno distruggendo moralmente”.

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