Furto dopo il concerto, Novi è la “croce” dei musicisti
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
11 Ottobre 2016
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Furto dopo il concerto, Novi è la “croce” dei musicisti

Tre anni fa il caso del bassista preso di mira dal "cecchino" di piazzetta San Pietro. Stavolta è toccato a un professionista acquese specializzato nel restauro degli antichi pianoforti: rubati le valige contenenti i preziosi attrezzi di lavoro

Tre anni fa il caso del bassista preso di mira dal "cecchino" di piazzetta San Pietro. Stavolta è toccato a un professionista acquese specializzato nel restauro degli antichi pianoforti: rubati le valige contenenti i preziosi attrezzi di lavoro

NOVI LIGURE – Musicisti ancora nel mirino dei malintenzionati a Novi Ligure. Tre anni fa, durante un concerto in piazzetta San Pietro, il bassista Stefano Resca era stato colpito da colpi di carabina ad aria compressa sparati da qualcuno rimasto ignoto. La settimana scorsa è toccato a Roberto Lazzarino [nella foto] rimanere vittima di un furto dopo il concerto dell’Arsnova Lux ensemble che si è tenuto venerdì sera alla chiesa della Maddalena.
Lazzarino, oltre a essere musicista, è titolare di una ditta di Acqui Terme che si occupa della riparazione e del restauro di antichi pianoforti, oltre che del noleggio di strumenti musicali.

Al termine del concerto degli Arsnova Lux, Lazzarino è entrato in chiesa per ritirare il pianoforte noleggiato per l’occasione, lasciando il proprio furgone aperto: sono bastati pochi secondi a qualche malintenzionato di passaggio per portare via una valigetta e un trolley pieni di attrezzi usati per la riparazione e l’accordatura degli strumenti musicali.

Si tratta di oggetti che non hanno alcun valore commerciale per un ladro – commenta Lazzarino – Saremo in dieci in tutto il Piemonte a svolgere questa professione, la voce si è già sparsa e di sicuro nessuno acquisterebbe questi attrezzi sapendoli rubati. Purtroppo molti di quegli oggetti erano stati fatti a mano, alcuni anche da artigiani che ora non ci sono più“.
“Non hai rubato niente – dice Lazzarino sui social network rivolgendosi direttamente al ladro – Solo una scatola vuota, perché per rubare il tesoro, e cioè la mia esperienza e la mia passione, non ti bastano pochi minuti, ti servono trent’anni almeno“.

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