Un’opera nuova ma antica, concepita nelle sfumature dell’amare
La giornalista Annarita Briganti nel suo romanzo L'amore è una favola scrive di una giornalista e mi piace che suggelli la personalità della sua eroina con la frase Faccio domande per vivere, non sempre trovo le risposte
La giornalista Annarita Briganti nel suo romanzo ?L'amore è una favola? scrive di una giornalista e mi piace che suggelli la personalità della sua eroina con la frase ?Faccio domande per vivere, non sempre trovo le risposte?
Annarita Briganti è giornalista culturale e scrittrice e i libri li presenta senza fare distinzione se sono suoi o di altri. E li colleziona, se autografati. Ama fotografare e leggere. Professa una tentazione non nascosta verso il cibo e le piace anche bere, ma di quello “sano”. Si definisce napoletana globetrotter felicemente espatriata a Milano. Di libri scrive su Repubblica e DonnaModerna e ha un blog, dove si occupa di tutto ciò che sappia di letteratura. È su twitter, instagram, facebook e ovunque ci sia connessione. “Non chiedermi come sei nata”, Cairo 2014 è il suo primo romanzo, storia vera d’amore e di fecondazione assistita, che ha vinto il Premio Como in rosa. Anche “L’amore è una favola”, il suo secondo romanzo, ha la stessa protagonista, Gioia.
Benché Umberto Eco avesse ribadito su La Repubblica che “stiamo celebrando la fine del romanzo nella forma inventata da Richardson e Defoe” possiamo constatare che questa forma di narrazione mostra ancora oggi un’eccesionale vitalità grazie alla proposta di filoni nuovi, abbandondante materia per il cimena e testimonianza di grande vitalità nelle storie.
Un ulteriore fenomeno, questo veramente nuovo e inaspettato, ci fa capire quanto i romanzi abbiano ancora molto da dire. Nei social network, da un po’ di tempo, compaiono interventi di lettori che, forti delle competenze acquisite leggendo manuali o seguendo corsi di scrittura creativa, rileggono i romanzi in modo critico, senza timori reverenziali davanti alla fama dell’auore e dell’opera suggerendo come il testo avrebbe potuto essere migliore o “riscrivendone” addirittura intere parti.
Si sta formando una fascia di amanti del romanzo che, se da una parte non accetta più maestri indiscussi, dall’altra concepisce la lettura come processo attivo e creativo di eleborazione del testo, che finisce per identificarsi nella scrittura e, nello stesso momento in cui sembra voler distruggere il valore della narrazione, ne afferma invece la forza insopprimibile.
La giornalista Annarita Briganti nel suo romanzo “L’amore è una favola” scrive di una giornalista e mi piace che suggelli la personalità della sua eroina con la frase “Faccio domande per vivere, non sempre trovo le risposte.” Ambientato tra Milano e Napoli, tra arte ed editoria, contiene anche una dura condanna della violenza sulle donne, la vera peculiarità di quest’opera nuova ma antica, concepita nelle sfumature dell’amare, perchè saper attendere e sperare è la forza di ogni anima intelligente.