Imt-Tacchella alla stretta finale: venerdì 30 potrebbe decidersi il destino dei 90 dipendenti
Lo stabilimento Imt di Cassine potrebbe avere i giorni contati. Per la nuova proprietà un terzo dell'organico sarebbe in esubero e quindi a rischio licenziamento. Decisa la risposta dei sindacati: "O tutti o nessuno". Venerdì 30 incontro decisivo tra dirigenza e parti sociali
Lo stabilimento Imt di Cassine potrebbe avere i giorni contati. Per la nuova proprietà un terzo dell'organico sarebbe in esubero e quindi a rischio licenziamento. Decisa la risposta dei sindacati: "O tutti o nessuno". Venerdì 30 incontro decisivo tra dirigenza e parti sociali
“Riteniamo possano esserci le condizioni per l’utilizzo di un ammortizzatore sociale a beneficio di tutti i lavoratori del gruppo. – agginge Massimo Borille, delegato Fiom dello stabilimento di Cassine – La dirigenza si è resa disponibile a verificare i costi di questo eventuale ulteriore carico di personale. Tutto è stato rimandanto all’incontro del 30 settembre, che si terrà nello stabilimento di Cassine, durante il quale incontreremo i vertici della nuova società e i rappresentanti sindacali provinciali”.
Sulla trattativa incombe, però, una data inderogabile. Il 7 novembre, infatti, scadrà la il termine della cassa integrazione straordinaria. Se non si troverà un accordo entro tale giorno, il Gruppo Imt dovrà per forza di cose dichiarare fallimento. “Occorre trovare una soluzione accettabile per tutti i dipendenti. – afferma Borille – Non possiamo accettare che un terzo dei lavoratori dello stabilimento di Cassine venga lasciato a casa in questa maniera. Questa specie di ‘mors tua vita mea’ è assolutamente inammissibile”.