Acqui – Genova: rimborsi per i penalizzati dai bus
Coinvolti quei viaggiatori con la necessità di sottoscrivere abbonamenti dalle stazione non toccate dal servizio. Dal 5 settembre nelle stazioni di Acqui e Ovada con copia del titolo di viaggio e documento di identità
Coinvolti quei viaggiatori con la necessità di sottoscrivere abbonamenti dalle stazione non toccate dal servizio. Dal 5 settembre nelle stazioni di Acqui e Ovada con copia del titolo di viaggio e documento di identità
OVADA – E’ stata un’estate decisamente difficile per i pendolari dell’Acqui – Genova. Prima la confusione generata dalla limitazione dei treni alla stazione di Sanpierdarena, con la conseguente necessità di trovare coincidenze adeguate per chi deve raggiungere Principe e Brignole. Poi lo stop alla linea e le quattro settimane di trasporto sostitutivo in bus che stanno per concludersi.
Come non bastasse, ed è un segnale inequivocabile delle condizioni di gestione della linea, ai disagi si è unito anche il rincaro dei biglietti per chi parte da stazioni non “battute” dagli autobus. Trenitalia ha infatti annunciato l’impossibilità di sottoscrivere abbonamenti con origine o destinazione nelle stazioni dove i bus non effettuano fermata. Coinvolti i viaggiatori in partenza da Mele, Acquasanta, Costa di Sestri che quindi hanno dovuto sottoscrivere abbonamenti in partenza da una delle stazioni toccate dal servizio, ad esempio quella di Cornigliano nel caso di Acquasanta.
Si apre dal 5 settembre la finestra per chiedere rimborsi per tariffe eventualmente maggiorate. E’ necessario l’originale e una copia dell’abbonamento, più la carta di identità, nelle biglietterie di Acqui, Ovada e in quelle liguri.