Turismo, effetto Expo. Ma il boom non c’è
La parte del leone la fanno Alessandria e Acqui Terme. Ma Novi e Ovada guadagnano sempre più terreno. Aumenta la presenza degli stranieri. Ma spesso i turisti arrivano "dalla porta accanto" : Lombardia e Liguria
La parte del leone la fanno Alessandria e Acqui Terme. Ma Novi e Ovada guadagnano sempre più terreno. Aumenta la presenza degli stranieri. Ma spesso i turisti arrivano "dalla porta accanto" : Lombardia e Liguria
TURISMO – L’Expo e l’alessandrino? Il matrimonio ha dato qualche piccolo frutto, quanto a numero di turisti affluiti nel corso del 2015 nella nostra provincia. Ma siamo lontani dal poterlo definire un successo. A conferma che – se il nostro territorio si fosse mosso con un po’ più di anticipo – probabilmente anche i risultati sarebbe stati migliori.
In provincia il settore turistico cresce
I dati appena diffusi dalla Provincia parlano di un +0,75 per cento sugli arrivi e di un +2,2 per cento sulle presenze. I turisti arrivati nel corso del 2015 sono stati quasi 313 mila (contro i 310 mila del 2014) e le notti trascorse nelle strutture ricettive sono state 684 mila (nel 2014 erano state 670 mila). Una crescita modesta, ma pur sempre una crescita.
Novi e Ovada, dati ancora positivi
Dal punto di vista quantitativo, la parte del leone la fanno Alessandria e Acqui Terme. Nel capoluogo sono arrivate 82 mila persone per un totale di 146 mila notti; nella città termale poco più di 65 mila i turisti registrati nel 2015, che hanno però generato ben 167 mila pernottamenti. Entrambe le “regine” del turismo in provincia risultano però in affanno nel confronto con il 2014: perde colpi in particolare Alessandria, che lascia per strada l’8,5 per cento degli arrivi rispetto all’anno precedente.
Al contrario, Novi Ligure e Ovada vedono rosa. La città dei due fiumi fa registrare un incremento del 6,6 per cento negli arrivi e dell’11,9 per cento nelle presenze. A Novi nel 2015 sono arrivati 1.179 turisti in più rispetto al 2014 (+2,4 per cento) che hanno generato un aumento del 12,6 per cento sui pernottamenti.
Lo scorso anno sono arrivati a Novi 50.121 turisti (122.960 pernottamenti) e a Ovada 24.200 (59.271 pernottamenti): numeri importanti per un settore che sta scontando gli effetti della crisi economica e della depressione dei consumi.

L’Expo ha funzionato? Nel secondo semestre del 2015 gli arrivi sono aumentati del 23 per cento rispetto al primo semestre; le presenze del 35 per cento. Sembrerebbe di sì, dunque, visto che l’Esposizione universale di Milano ha preso il via a maggio e si è conclusa a ottobre. Ma un incremento del turismo nel secondo semestre dell’anno è la regola, visto che comprende la stagione estiva. La conferma comunque arriva anche dai dati del 2014, quando l’incremento tra primo e secondo semestre era stato del 15 per cento sugli arrivi e del 29 per cento sulle presenze. Insomma, l’effetto Expo può essere calcolato (alla buona) in un più 6-8 per cento.
Se però alla fine dell’anno il risultato è un magro +2 per cento rispetto al 2014, è evidente che una fetta di turisti la si è persa per strada.
A contribuire di più al risultato positivo del secondo semestre sono stati i turisti provenienti dai Paesi europei (+53,1 per cento) ed extraeuropei (+71,5 per cento). Gli italiani sono cresciuti, ma solo del 5,1 per cento. Anche in questo caso si conferma l’effetto Expo: aumenta soprattutto il numero dei turisti che arrivano da più lontano.
Dalla porta accanto alla lontana Cina
Parlando di provenienza, i turisti italiani che più amano la provincia di Alessandria sono i piemontesi (34 mila arrivi), seguiti dai lombardi (33 mila e dai liguri (16 mila). Un turismo “della porta accanto”, potremmo definirlo, da weekend o poco più.
Tra gli europei, quelli che ci amano di più abitano in Francia (14 mila), in Germania (13 mila) e in Svizzera (10 mila). Guardando oltreoceano, sono cinesi (8 mila), coreani (2.900) e statunitensi (2.500) i più affezionati all’alessandrino. I numeri si riferiscono al settore alberghiero, ma si ritrovano nel medesimo ordine anche nelle classifiche del settore extra alberghiero, che comprende bed & breakfast, agriturismi e affitta camere. Anzi è proprio nelle strutture extra alberghiere che si registrano i maggiori incrementi percentuali.