Ecotassa, la Regione vuole un aumento del 500%. Sindaci in rivolta
Il contributo per il conferimento della spazzatura in discarica triplicherà dagli attuali 5,17 euro/tonnellata a 15,00 euro/tonnellata, a partire dal gennaio 2017. A partire dal gennaio 2019, poi, passerà a 25,82 euro/tonnellata. Un costo che finirà per gravare sulle casse dei Comuni e quindi, inevitabilmente, sulle tasche dei cittadini
Il contributo per il conferimento della spazzatura in discarica triplicherà dagli attuali 5,17 euro/tonnellata a 15,00 euro/tonnellata, a partire dal gennaio 2017. A partire dal gennaio 2019, poi, passerà a 25,82 euro/tonnellata. Un costo che finirà per gravare sulle casse dei Comuni e quindi, inevitabilmente, sulle tasche dei cittadini
Il contributo che le società di raccolta dei rifiuti pagano per il conferimento della spazzatura in discarica triplicherà dagli attuali 5,17 euro/tonnellata a 15,00 euro/tonnellata, a partire dal gennaio 2017. A partire dal gennaio 2019, poi, l’aumento sarà del 500 per cento: il contributo passerà infatti a 25,82 euro/tonnellata. Un costo che finirà per gravare sulle casse dei Comuni e quindi, inevitabilmente, sulle tasche dei cittadini.
L’allarme è stato lanciato dal Csr, il Consorzio servizi rifiuti per il territorio del novese, dell’ovadese, dell’acquese e del tortonese. “Siamo venuti a conoscenza della volontà della Regione solo grazie a una riunione tecnica convocata solo a metà giugno. E dire che si tratta di una scelta molto impattante per i cittadini”.
La decisione della Regione è parsa irragionevole a tanti. L’aumento dell’ecotassa, infatti, va a penalizzare le discariche (cioè l’elemento finale del ciclo dei rifiuti) anziché colpire la produzione di rifiuti indifferenziati nel suo complesso, in modo da favorire il recupero di materia. “La spazzatura che viene portata ai termovalorizzatori, ad esempio, non subirà l’aumento – dice Cecilia Bergaglio, assessore all’Ambiente del Comune di Novi – Ma le direttive europee dicono chiaramente che bisogna andare verso una raccolta differenziata migliore, e non verso l’incenerimento dei rifiuti”.
La giunta comunale novese ha appena approvato un documento di protesta per chiedere alla Regione di soprassedere sugli aumenti dell’ecotassa previsti dal disegno di legge. “Anche perché – spiega ancora Bergaglio – Non è previsto alcun ‘ritorno’ nei confronti del territorio: non è chiara quale sarà la destinazione dei soldi che pagheremo e se saranno utilizzati per migliorare la raccolta differenziata o per ammodernare le strutture”.
Insomma, la sensazione è che qualcuno in Regione abbia deciso di “fare cassa” a spese delle province periferiche: Torino infatti ha un inceneritore di rifiuti, e quindi non sarà toccata dagli aumenti. Lo dice, e neanche in maniera tanto diplomatica, il Csr, quando afferma che “con questo provvedimento si relegano i Comuni a un mero ruolo di gabellieri per conto della Regione“.
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