Il popolo dell’acqua invade la città. Sabato 11 corteo “del buon senso” contro la discarica di Sezzadio
Sabato 11 ad Alessandria, a partire dalle 16, manifestazione a difesa della falda acquifera di Sezzadio e Predosa. Raduno in viale Repubblica, poi il corteo giungerà in Piazza della Libertà sotto Palazzo Ghilini e Palazzo Rosso. "Centinaia di persone e decine di pullman da tutta la provincia, agricoltori in città con i trattori"
Sabato 11 ad Alessandria, a partire dalle 16, manifestazione a difesa della falda acquifera di Sezzadio e Predosa. Raduno in viale Repubblica, poi il corteo giungerà in Piazza della Libertà sotto Palazzo Ghilini e Palazzo Rosso. "Centinaia di persone e decine di pullman da tutta la provincia, agricoltori in città con i trattori"
Un provvedimento che precede di pochi giorni la manifestazione contro la discarica di Sezzadio in programma sabato 11 ad Alessandria. “Ne prendiamo atto e lo consideriamo un segnale quantomeno positivo, ma non ci illudiamo. Anzi, francamente ci sembra soltanto un’ulteriore scappatoia per scaricare le responsabilità. Inoltre è il caso di ricordare che già nel 2013 la Regione aveva bocciato il progetto proprio per la falda acquifera presente nel sottosuolo. Ad ogni modo, in vista della manifestazione di sabato, per noi non cambia nulla. Sarà un corteo estremamente unito, al quale parteciperanno centinaia di persone”, commenta così Piergiorgio Camerin, responsabile del comitato Sezzadio Ambiente, nel corso della conferenza stampa organizzata nella mattinata di martedì 6 alla Casa di Quartiere di via Verona ad Alessandria dai Comitati di Base della Valle Bormida, da Sezzadio Ambiente e dall’associazione ZenZel di Visone, un’occasione per ribadire le motivazioni della mobilitazione e di una protesta che da Sezzadio arriva direttamente nel capoluogo.
Una manifestazione unitaria per contestare la decisione del presidente della Provincia Rita Rossa che a febbraio scorso ha dato il via libera all’utilizzo dell’area di Cascina Borio per il conferimento dello smarino del Terzo Valico, “non solo senza convocare la Conferenza dei servizi, ma anche senza parlarne minimamente ai Consiglieri Provinciali ed ai sindaci del territorio”, disposizione che ha portato alle dimissioni dei Consiglieri Gianfranco Baldi ed Aureliano Galeazzo ed alla presentazione di ben tre ricorsi al Tar da parte di sei Comuni del territorio (Acqui Terme, Sezzadio, Strevi, Rivalta Bormida, Cassine e Castelnuovo Bormida).
Quella di sabato 11, però, sarà anche un’opportunità per sensibilizzare coloro, come ad esempio molti tra gli stessi cittadini di Alessandria, che ancora sanno poco o nulla di una questione che sta andando avanti da ormai quattro anni e che, per diversi motivi, riguarda in realtà tutta la provincia. “Geologi di fama internazionale, gli stessi interpellati per la realizzazione del campo pozzi Amag di Predosa, considerano semplicemente folle concedere quest’area alla Riccoboni per il conferimento di rifiuti potenzialmente pericolosi. La falda acquifera sottostante, infatti, è stata classificata tra le più ampie e profonde di tutta la regione” ricorda Camerin.
Una manifestazione alla quale parteciperà anche il movimento contro il Terzo Valico, “come gesto di solidarietà ai nostri temi, in quanto anche la Valle Scrivia è interessata da problemi idrici dovuti al progetto del TerzoValico, ed intere zone come il novese in futuro avranno quale unica risorsa idrica disponibile proprio la falda di Sezzadio-Predosa”.
I comitati tengono a sottolineare che “nel corteo non saranno ammesse bandiere di nessun partito. La difesa della falda acquifera con la politica non c’entra nulla, – affermano gli organizzatori – riguarda tutti e non ha colori. Auspichiamo perciò che a nessuno venga in mente di strumentalizzare in alcun modo la manifestazione, magari per distogliere l’attenzione dai reali temi della protesta”.
“Sabato arriveranno pullman da Acqui Terme, Sezzadio, Rivalta, Strevi, Mantovana, Castelspina. Questa è una battaglia che anche gli alessandrini devono sentire come propria, – dichiara Vicente “Urbano” Taquias, membro dei Comitati di Base della Valle Bormida – d’altronde la Solvay è qui a pochissimi chilometri ed anche in questo caso si parla di una falda acquifera inquinata dalle sostanze nocive rilasciate dallo stabilimento. La nostra provincia non può permettersi un altro disastro ambientale. Se dopo la manifestazione di sabato non avremo risposte positive dalle istituzioni e dagli enti preposti, saremo pronti ad impegnarci in qualsiasi tipo di opposizione, anche fisica”.
Al corteo, che da viale Repubblica – ritrovo alle 16 davanti al Teatro Comunale – si sposterà sino in piazza della Libertà – con una sosta sotto Palazzo Rosso – per poi tornare nei pressi della stazione, parteciperanno anche gli agricolori del territorio, che giungeranno in città a bordo dei propri trattori.
“Sarà la manifestazione del buon senso, se i politici hanno smesso di tutelare il territorio è ora che siano i cittadini ad impegnarsi in tal senso. – dichiara Paola Mazza dell’associazione ZenZel di Visone – Sarà un bel momento di passione e unità, ma anche di estrema decisione nel gridare il nostro “no” alla discarica di Sezzadio. Con l’acqua non si scherza!”.
In attesa della giornata di sabato 11, per illustrare in maniera dettagliata le ragioni della protesta giovedì 9 a partire dalle ore 21 si terrà un incontro pubblico nel salone dell’ex Taglieria del Pelo di via Wagner, durante il quale interverranno i rappresentanti dei comitati di base, alcuni sindaci della zona e i consiglieri provinciali contrari alla realizzazione della discarcia di Sezzadio.