Acqui – Genova: vertice tra le due regioni
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
17 Maggio 2016
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Acqui – Genova: vertice tra le due regioni

Giovedì prossimo in città i due assessori ai trasporti per fare il punto sulla tratta indicata da Legambiente come una delle dieci peggiori del Paese

Giovedì prossimo in città i due assessori ai trasporti per fare il punto sulla tratta indicata da Legambiente come una delle dieci peggiori del Paese

OVADA – Si terrà giovedì prossimo, a partire dalle 18.00, il vertice tra i due assessori ai Trasporti, Giovanni Berrino per il Piemonte, Francesco Balocco per la Liguria. All’ordine del giorno, nell’incontro organizzato dal consigliere regionale Pd, Walter Ottria, un solo punto: il futuro dell’Acqui – Genova, in particolare come porre un freno all’emorragia di servizi in corso negli ultimi anni e culminata lo scorso 13 dicembre con l’entrata in vigore del contestato orario cadenzato. “Dovrà essere un confronto a tutto campo – spiega l’iniziativa il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – E per questo non sono invitato solo i sindaci toccati dalla linea ma tutti i primi cittadini dell’Ovadese, dell’Acquese e della Valle Stura”. I totale potrebbero essere una quarantina. “Auspichiamo vivamente – aggiunge Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione – che le due Regioni dialoghino e possano mettere in atto una pianificazione strategica condivisa con obiettivi seri che diano risposte concrete alle istanze dei pendolari: efficientare il servizio, colmare lacune, diminuire tempi di percorrenza ed arrivare ad un’offerta completa”.   “Chiediamo di dare una prospettiva alla linea – spiega Fabio Ottonello, presidente dell’associazione che tutela gli interessi degli utenti – La Liguria ci aveva assicurato che non sarebbero state più decurtate le risorse. Di fatto l’orario cadenzato per noi ha significato nuovi tagli”. Di questi tempi l’anno scorso l’assessore piemontese Balocco aveva parlato della possibilità di creare un’unica tratta da Asti a Genova e di un conseguente passaggio del tratto in partenza da Acqui sotto la gestione della sua Regione che sarebbe stata disponibile a investire. Alle parole però non sono seguiti fatti particolarmente rilevanti.

 

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